Economia
Bollorè in manovra per il mega colosso Tlc. Telecom in dote a Orange

Che il settore delle telecomunicazioni europee, avviato verso un progressivo consolidamento, fosse in fermento lo si sapeva. Quello che erano meno chiare erano le motivazioni dell'incursione di Vincent Bollorè, primo azionista del gruppo francese dell'enterteinment Vivendi, in Telecom Italia, società di cui Bollorè è salito progressivamente da quest'estate fino ad ora a oltre il 24%, fermandosi a un passo dalla soglia dell'Opa obbligatoria.
Secondo le indiscrezioni, gli ultimi incontri di Bollorè rivelerebbero i contorni di un disegno che potrebbe portare alla creazione di un enorme agglomerato franco-italiano che possa includere Orange (la ex France Telecom che non ha mai nascosto di essere interessata a Telecom), l'ex incumbent italiano guidato da Marco Patuano, il gruppo francese Bouygues entrato nell'orbita di Orange e forse anche Mediaset,
Secondo quanto scrive Repubblica, il premier Matteo Renzi un paio di settimane ha incontrato i vertici di Vivendi, Bollorè e Arnaud de Puyfontaine (che siede anche nel consiglio di amministrazione di Telecom), col presidente di Cdp Claudio Costamagna. In quell'occasione Renzi ha ribadito di voler mantenere l'italianità dell'ex monopolista italiano, ma allo stesso tempo si è mostrato molto aperto sulla partecipazione dei capitali stranieri in aziende italiane, come ha ribadito poi al presidente francese Francois Hollande nel bilaterale di Venezia di qualche settimana fa.
Sempre secondo i rumors, poi, una decina di giorni fa il finanziere bretone avrebbe incontrato anche il numero uno di Orange, Stephane Richard, delineando i contorni dell'operazione-aggregazione tra il gruppo di Tlc italiano e l'ecx France Telecom discutendo anche del prezzo a cui il pacchetto del 24,9% di Telecom in mano a Vivendi verrebbe in futuro conferito a Orange in cambio di azioni del nuovo gruppo.
Insomma, mentre la prima preoccupazione di Renzi è quella dello sviluppo della rete a banda larga su tutto il territorio nazionale, il piano di Bollorè invece è quello di diventare, attraverso Vivendi, il primo azionista di un enorme agglomerato franco-italiano che possa includere Orange, Telecom, Bouygues e forse anche Mediaset. Un cammino che sarebbe già iniziato e che. grazie ai buoni uffici dell'Eliseo e al controllo di alcuni snodi finanziari importanti in Italia come Mediobanca. potrebbe essere in discesa.