Economia

Cina, Di Maio rilancia la Via della Seta. Ma scivola sul presidente "Ping"

Il vicepremier, Luigi Di Maio, ha ribadito la volonta' del governo italiano di proseguire lungo la strada dell'accordo con la Cina per la 'Belt and Road Initiative' (la nuova Via della Seta), l'iniziativa di connessione infrastrutturale euro-asiatica lanciata nel 2013 dal presidente cinese, Xi Jinping, "perche' essere il primo Paese ad aderire a questo percorso puo' essere una occasione per incrementare ulteriormente i rapporti tra le nostre aziende e quelle cinesi".

Shanghai, la gaffe di Di Maio: Xi Jinping diventa ''Ping''/ Gaffe del vicepremier Luigi Di Maio durante la sua visita di Stato in Cina, quando ha ripetutamente sbagliato il nome del presidente Cinese, Xi Jinping, storpiandolo in "Ping" (che è solo il terzo ideogramma che compone il nome del leader di Pechino). Prima durante il suo intervento al Trade and Innovation Forum: "Ho ascoltato con molta attenzione il discorso del presidente Ping questa mattina - ha detto Di Maio - e le sue parole parlano di un progetto di sviluppo di cui noi vogliamo essere protagonisti". Poi chiamandolo nuovamente "Ping" durante una conferenza stampa. Peraltro il cognome del leader cinese è "Xi", perché in mandarino il nome di famiglia precede sempre il nome proprio.

Lo ha dichiarato lo stesso Di Maio nel corso di una conferenza stampa con giornalisti italiani e cinesi, nella serata di oggi, a Shanghai, dove si trova in visita per partecipare alla prima edizione della China International Import Expo, l'esposizione organizzata dalla Cina per promuoversi come grande Paese importatore di beni di consumo e che proseguira' fino al 10 novembre prossimo.

"Crediamo fortemente nelle relazioni tra Italia e Cina e proporro' al governo cinese di firmare l'accordo sulla 'Belt and Road' in Italia", ha aggiunto Di Maio, "in modo che quella possa essere anche l'occasione per tanti investitori cinesi di conoscere ulteriormente le bellezze italiane e la qualita' delle cose ben fatte del nostro made in Italy e per pensare a nuovi investimenti.

"L'idea", ha proseguito, "e' quella di firmare l'accordo al centro del Mediterraneo, in Sicilia, che rappresenta uno dei terminali naturali, oltre ad altri porti del nord Italia, della Via della Seta", altro nome con cui e' nota l'iniziativa lanciata da Xi.

Di Maio ha fatto riferimento anche al Memorandum d'intesa firmato con la Cina durante la scorsa visita, a settembre, per gli investimenti in Paesi terzi: "Lo stiamo sviluppando", ha detto il vicepremier, ed e' "a uno stadio avanzato" tra il governo italiano e il governo cinese per individuare gli obiettivi degli investimenti da realizzare, sia in termini di Paesi in cui investire che si soggetti economici che dovranno collaborare.