Economia
Confindustria, Boccia razionalizza la struttura e taglia i costi
Cambia la struttura centrale dell'associazione degli imprenditori presieduta da Vincenzo Boccia.Giù i costi del 10% (circa 3,5 milioni), creata una nuova area
di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
La prima grande mossa di Vincenzo Boccia. Il frutto di una sua idea che aveva consegnato, appena eletto, al direttore generale Marcella Panucci per dare un segnale al sistema. Un segnale che il presidente di Confindustria e la dg hanno messo su carta, lavorando tutta l'estate e apportando alcune modifiche alla macchina dell'associazione degli imprenditori (in particolare al funzionamento della struttura centrale) dopo la prima pietra messa da Squinzi sul cambiamento del sistema dell'Aquilotto con la riforma Pesenti.
Il piano di ristrutturazione, di cui Affaritaliani.it è in grado di anticipare alcuni contenuti, è stato approvato all'unanimità al termine di un comitato di presidenza che si è appena concluso. Le azioni che hanno consentito di generare un risparmio dei costi che si aggira nell'ordine del 10% e cioè circa 3,5 milioni di euro (su un totale di 37) si muovono lungo due direttive.
La prima è la sforbiciata di alcune figure apicali (10-15 poltrone) che, in alcuni casi come quella del vicedirettore generale (un ruolo che è oggi già vacante dopo la recente uscita per limiti d'età del vice dg Daniel Kraus), non verranno rimpiazzate (le funzioni del direttore generale verranno rafforzate) e in generale alla voce personale. Tagli che insieme ai demansionamenti costituiranno il grosso dei savings che il nuovo piano consentirà di realizzare (circa 3 milioni).
La seconda è la creazione di una nuova area che si occuperà di sviluppo associativo e di marketing territoriale che riunirà alcune funzioni (erogatrici di servizi) che prime erano sparse e che a regime genererà il resto dei risparmi.
L'idea è quella di andare sempre più incontro alle esigenze delle piccole imprese che costituiscono il grosso degli associati della Confindustria e di colmare la distanza fra il centro, spesso avvertito come troppo lontano, e le territoriali del sistema, strutturando un dialogo sempre più forte con la periferia, vera innovazione in un momento congiunturalmente difficile come l'attuale.
Chi lavora a stretto contatto con Boccia riferisce che quello di dare un forte segnale agli associati era il pallino del presidente che subito dopo aver raccolto l'eredità da Giorgio Squinzi, ora a capo del Sole 24 Ore assieme a Gabriele Del Torchio, si è messo infaticabilmente ad andare su e giù per lo Stivale per essere presente alle assemblee delle territoriali e ricompattare la Confindustria che dopo la corsa elettorale con Vacchi si era letteralmente spaccata a metà.
Ora lo attende la sfida del Sole 24 Ore, sfida che Boccia, filtra da Confindustria, affronterà con la stessa determinazione e su cui stanno circolando, dicono, molte cose inesatte.