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Economia
Crt, le chat che sfiduciano Palenzona e le ipotesi di pressioni esterne
Fabrizio Palenzona

Crt, bufera sulle chat segrete: vicini al commissariamento 

Una trama intricata di collusioni e manovre sotterranee quella del caso Palenzona. Al centro di tutto? Un presunto "patto occulto" che avrebbe influenzato nomine e finanziamenti della Fondazione Crt e un incontro informale insolito tra ex consiglieri convocato dal presidente ad interim Maurizio Irrera. Incontro che ha inevitabilmente sollevato domande sulla sua legittimità. 

L'indignazione è palpabile, soprattutto tra coloro che si sentono traditi dai propri colleghi. Come riportato già riportato da Affaritaliani,  l'ex presidente della Corte d’Appello di Torino, Arturo Soprano, ha espresso il suo sdegno per la condotta di alcuni consiglieri, che avrebbero aderito a un presunto accordo segreto per la spartizione di incarichi e finanziamenti. Allo stesso modo, secondo quanto riporato dalla Stampa, l'ex presidente del Tribunale di Torino, Massimo Terzi, ha annunciato la sua intenzione di astenersi dall'incontro, a meno che non sia garantita la trasparenza riguardo ai conflitti d'interesse dei membri della Fondazione.

La situazione si complicate ulteriormente dalle chat che hanno portato alle dimissioni di Palenzona e alla sfiducia di Varese durante una riunione del consiglio.

Come riporta la Stampa: "È il 19 aprile, è previsto il cda ma alle 17 sono presenti solo Palenzona, Irrera e uno dei consiglieri, Marco Giovannini. Alle 17,30 si fa vivo Antonello Monti, fedelissimo di Palenzona ma anche portavoce designato all’interno del cda nel “patto occulto”. Scrive a Roberto Mercuri, il braccio destro del presidente: «Cinque dell’indirizzo (il Consiglio d'indirizzo, ndr) mi hanno convocato a una riunione». E poco dopo: «Mi stanno attaccando». Monti è in una saletta insieme con altri tre consiglieri d’amministrazione - Caterina Bima, Davide Canavesio e Anna Di Mascio - e cinque d’indirizzo: Paolo Garbarino, Gianluca Gaidano, Amedeo Rosboch, Giuseppe Tardivo ed Elisabetta Mazzola. Si tratta di otto tra i protagonisti del “patto” che potrebbe indurre il Mef a commissariare la Crt. «Mi hanno dato una lettera terribile», scrive Monti, che più tardi ne rivela il contenuto a Palenzona: da ambienti ecclesiali sarebbe stato accusato di scarsa trasparenza. «Mi hanno messo all’angolo», si sfoga, rivelando di essere stato invitato ad allinearsi al gruppo che l’ha convocato nella saletta. Poco dopo il cda si riunisce: Palenzona finisce sotto attacco e Varese viene sfiduciato. Il voto di Monti è decisivo per ribaltare i rapporti di forza.

LEGGI ANCHE: Crt, il consigliere Soprano: "Profonda indignazione, spartizione di cariche"

Il coinvolgimento di Antonello Monti, un altro membro del consiglio, in un presunto tentativo di influenzare il voto, getta ulteriori ombre sulla legittimità delle azioni del consiglio. Mentre l'indagine del Ministero dell'Economia e quella della procura di Torino sono in corso, resta da vedere se sarà possibile fare luce su questa intricata rete di intrighi finanziari e politici. 






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