Economia
TAV, Toninelli al Senato su linee programmatiche: serve analisi costi-benefici
Danilo Toninelli in Commissione Lavori Pubblici al Senato ha presentato linee programmatiche del suo ministero: sicurezza bimbi sulle auto, TAV e grandi opere
Danilo Toninelli in Commissione Lavori Pubblici al Senato: "Sulle auto ci sarà obbligo dispositivi anti-abbandono bimbi"
Il Ministro dei Traporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli è intervenuto oggi in Commissione Lavori Pubblici al Senato presentando le linee programmatiche del suo ministero. Una delle misure ritenute fondamentali dal Ministro dei Trasporti pentastellato è una modifica del Codice della Strada con la previsione dell'obbligo di dispositivi anti-abbandono dei bambini su tutti i seggiolini nelle macchine.
"Da subito vogliamo procedere alla modifica dell'art. 172 del Codice della strada, prevedendo l'obbligo di installare dispositivi anti-abbandono dei bambini sui seggiolini auto". "La novità renderà obbligatorio l'acquisto di un dispositivo elettronico che avvisa di aver dimenticato il proprio figlio in auto. Un modello come quello già in uso negli Stati Uniti. A sostegno dell'acquisto saranno previsti incentivi fiscali".
TAV, il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli al Senato: “Sottoporremo progetto ad analisi costi-benefici, come altre grandi opere”
Il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, nel suo intervento odierno in Commissione Lavori Pubblici al Senato sulle linee programmatiche del suo ministero, ha ribadito la necessità di compiere un'analisi costi-benefici sulla realizzazione delle grandi opere, prima di poter procedere con i lavori: "Per le maggiori opere figlie della legge obiettivo, infatti, l'intendimento del governo è quello di sottoporle ad un'attenta analisi di costi-benefici, intedimento sul quale c'è piena condivisione all'interno della maggioranza e che rappresenta, ancora una volta, l'esito razionale dell'accertato fallimento del passato". "L'analisi dei costi-benefici è una tecnica di valutazione utilizzata per prevedere gli effetti di un progetto, di un programma o di un investimento - prosegue Danilo Toninelli - verificando se, con la realizzazione dell'intervento, la società ottenga un beneficio o un costo netto".
Tra le grandi opere che necessitano di questo tipo di intervento, secondo quanto dichiarato da Toninelli: "La Gronda autostradale di Genova, l'Aeroporto di Firenze, la Pedemontana lombarda, oltre al complesso della Linea ad Alta Velocità, con le opere relative al Terzo Valico, il nodo di Firenze, il collegamento tra Brescia e Padova e la tratta Torino-Lione".
Torino-Lione, la società Telt non firma l’avvio della gara da 2,3 miliardi per la costruzione del tunnel di base
Telt, la società italo-francese incaricata di costruire e gestire la Torino-Lione, non ha ancora firmato le procedure per il lancio della gara d’appalto per l'avvio dei lavori del tunnel di base di 57,5 chilometri della ferrovia ad alta velocità Torino-Lione. L’avvio della gara da 2,3 miliardi di euro era previsto in queste settimane.
La scelta della società di ritardare l’avvio dell’opera sembra dettata dalla volontà di evitare scontri con una parte della maggioranza di governo, il Movimento 5 Stelle, che si è dimostrato critico rispetto alla realizzazione dell’opera italo-francese.
In questo scenario di incertezze politiche, Telt ha diffuso un comunicato in cui si legge: "La società binazionale, come da programma concordato con l’Unione europea dai due Stati sta lavorando alla pubblicazione di bandi per la realizzazione della sezione transfrontaliera della Torino-Lione per un totale di 5,5 miliardi di euro entro il 2019. In questo momento si stanno completando le valutazioni tecnico-giuridiche in vista della pubblicazione degli appalti sulla Gazzetta Europea. Si precisa che il bando per lo scavo del tunnel di base sul versante francese, del valore di circa 2 miliardi di euro, è previsto da planning entro l’estate". Il ritardo non dovrebbe impedire dunque il rispetto dei costi e dei tempi previsti per la realizzazione dell'opera, anche se non potrà durare più di qualche mese.
Già nei giorni scorsi il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, il pentastellato Danilo Toninelli, aveva infatti dichiarato la sua ostilità rispetto all’avanzamento dei lavori sulla TAV con un post pubblicato sul suo profilo Facebook: “Rifarsi al Contratto di governo significa voler ridiscutere integralmente l'infrastruttura in applicazione dell'accordo con la Francia. Senza preclusioni ideologiche, ma senza subire il ricatto che ci piove in testa e che scaturisce dalle scandalose scelte precedenti. È questo il principio in base al quale stiamo lavorando. Ecco perché adesso nessuno deve azzardarsi a firmare nulla ai fini dell'avanzamento dell'opera. Lo considereremmo come un atto ostile”.
Infrastrutture, Danilo Toninelli al Senato: "Valuteremo con Regioni ammodernamento linee ferroviarie locali"
Nel suo intervento al Senato, il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha inoltre affrontato il tema dell'ammodernamento delle linee ferroviarie locali: "Per le linee ferroviarie di competenza regionale che assumono rilevanza per l'infrastruttura ferroviaria nazionale (sulla base del DM del 16 aprile 2018) valuteremo con le singole Regioni interessate la possibilità di finanziare specifici progetti di ammodernamento e messa in sicurezza nonché la possibilità che la proprietà e la gestione delle stesse vengano ritrasferite allo Stato ed a RFI. Proprio a tal fine da settembre andrò personalmente sui treni e i binari che marciano male, per valutare insieme ai Presidenti delle Regioni in che modo assicurare la massima sicurezza, specie sfruttando le tecnologie già disponibili".