Dazi Usa, scade l'esenzione per l'Ue.A rischio i 40,5 mld di export italiano
Secondo il segretario al Tesoro americano, Steven Mnuchin Trump non ha ancora deciso se estendera' le esenzioni sui dazi per alcuni paesi, fra i quali l'Europa
L'Unione europea è pronta ad adottare contromisure nel caso in cui gli Stati Uniti decidano di imporre all'Ue dazi su acciaio e alluminio. Una decisione che il presidente statunitense, Donald Trump, dovrà prendere entro domani, quando scade il termine dell'esenzione provvisoria dell'Europa dalle tariffe imposte dagli Usa.
"Ci aspettiamo che il presidente Trump escluda l'Ue dai dazi una volta per tutte", ha scritto su Twitter il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, aggiungendo che "qualsiasi altra decisione danneggerebbe entrambe le parti, lasciandoci nessun'altra scelta che adottare contromisure. L'Europa non e' il problema -conclude- siamo gli alleati naturali degli Usa nel promuovere un commercio aperto basato sulle regole". Anche il portavoce della Commissione Ue, Margaritis Schinas, rispondendo a una domanda sui dazi statunitensi, ha spiegato che "siamo pazienti, ma allo stesso tempo pronti".
Il portavoce ha precisato che "i contatti a tutti i livelli tra Usa e Ue sono in corso" e che è prevista in giornata una telefonata tra la commissaria al Commercio Ue Cecilia Malstrom e il segretario Usa al Commercio Wilbur Ross. Il rischio di una vera e propria guerra commerciale tra Usa e Ue non sembra insomma per il momento scongiurato. Anche gli incontri della scorsa settimana tra il presidente Trump con la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron non hanno finora portato frutti.
I due leader europei hanno infatti lasciato la Casa Bianca senza evidenti rassicurazioni da parte dell'amministrazione americana sui dazi sull'acciaio. Ieri pomeriggio, in un comunicato congiunto, la premier britannica, Theresa May, Macron e a Merkel hanno ribadito la loro opposizione ai dazi Usa su acciaio e alluminio, avvertendo gli Stati Uniti di non imporli all'Ue o quest'ultima si difenderà.
"Gli Usa non prendano misure commerciali nei confronti dell'Ue altrimenti l'Ue sarà pronta a difendere i propri interessi nel quadro delle regole del commercio multilaterale", si legge nel comunicato, in cui i tre leader hanno anche esortato l'Unione europea a "tenersi pronta a reagire, in caso, con efficacia e celerità".
Secondo il segretario al Tesoro americano, Steven Mnuchin Trump non ha ancora deciso se estendera' le esenzioni sui dazi per alcuni paesi, fra i quali l'Europa. Mentre nel ventaglio delle proprie contromisure l'Europa potrebbe mettere nel mirino prodotti americani comei jeans Levi's, le motociclette Harley-Davidson e i whisky bourbon (un giro d'affari da circa 2,8 miliardi di dollari), con un'escalation della guerra commerciale con gli Stati Uniti l'Italia potrebbe rischiare di veder calare sensibilmente i 40,5 miliardi di esportazioni che nel 2017 hanno raggiunto il record storico grazie ad un aumento del 9,8% rispetto all'anno precedente.
E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat, in riferimento alla scadenza il primo maggio del periodo di esenzione concesso dagli Usa all'Unione europea dai dazi su acciaio e alluminio, che potrebbe scatenare una escalation per le annunciate contromisure comunitarie dal mais al riso, dal bourbon al succo di arancia fino al burro di arachidi e molto altro.
Per l'organizzazione agricola ''le tensioni nei rapporti hanno gia' avuto i primi effetti nel primo trimestre del 2018 in cui si registra un sostanziale stallo (+0,3%) delle esportazioni italiane in Usa rispetto allo scorso anno. Gli Stati Uniti - sottolinea la Coldiretti - sono di gran lunga il principale mercato di riferimento per il Made in Italy fuori dall'Unione Europea con un impatto rilevante anche per l'agroalimentare''.
La nuova strategia Usa "America First" - precisa la Coldiretti - sembra avere fino ad ora i primi effetti in una politica monetaria aggressiva che rischia di costare caro all'Italia anche in campo alimentare considerato che le esportazioni di cibo e bevande sono aumentare del 6% nel 2017 per un totale di circa 4 miliardi di euro, il massimo di sempre. Il vino - conclude la Coldiretti - risulta essere il prodotto piu' gettonato dagli statunitensi, davanti a olio, formaggi e pasta''.