Economia

Enel, Bloomberg NEF: presentato l'outlook sul futuro dell'energia

Energia elettrica nel 2050: niente petrolio, carbone al 12%, solare ed eolico al 48%. Nell’Ue il 92% da fonti rinnovabili

Si è tenuta presso l'Auditorium Enel la presentazione del New Energy Outlook 2019 (NEO) di Bloomberg NEF: forti riduzioni dei costi della tecnologia solare e eolica e della batteria, entro il 2050 rete elettrica alimentata quasi per la metà dalle due fonti energetiche rinnovabili 

Secondo le proiezioni  BNEF, il settore energetico – almeno fino al 2030 – contribuirà a mantenere le temperature globali in aumento di non oltre 2 gradi Celsius, ma sottolinea che "Saranno necessari importanti progressi nella decarbonizzazione anche in altri segmenti dell’economia mondiale per affrontare i cambiamenti climatici".

Dallo studio emerge come prospettive per le emissioni globali e l’aumento della temperatura a 2 gradi o meno ssiano contraddittorie: "Da un lato, l’accumulo di energia solare, eolica e le batterie metteranno il mondo su un percorso che è compatibile con questi obiettivi almeno fino al 2030. D’altro canto, dopo questa data, dovrà essere fatto molto più per mantenere il mondo sulla strada dei 2 gradi". Una delle ragioni è che, entro la metà del secolo, con l’aiuto delle batterie, l’energia eolica e solare sarà in grado di raggiungere l’80% del mix di generazione di energia elettrica in un certo numero di Paesi,  ma andare oltre sarà difficile e richiederà che altre tecnologie facciano la loro parte, sia con tecnologie gradite da molte associazioni ambientaliste come il biogas e l’idrogeno verde, ma anche con tecnologie contestate come il nucleare e il carbon capture and storage.

Francesco Starace, Amministratore Delegato Enel, ha detto ad Affaritaliani.it: “Puntare sulle nuove tecnologie è la cosa da fare e infatti è quello che stiamo facendo da un po’ di tempo. Questo report conferma che quello che sembrava una visione tempo fa è una cosa da fare, fattibile, e non solo fa bene all’ambiente ma conviene dal punto di vista economico. I numeri dell’Enel confermano che questa strada fa bene all’azienda oltre che al pianeta. Chi ha paura del lupo cattivo? – ha continuato Starace sul tema della mobilità elettrica -. Noi non abbiamo paura. L’auto elettrica esiste, è una realtà, e abbiamo potuto notare la sua convenienza dal punto di vista economico. La transizione avverrà in maniera veloce e noi crediamo che questo sia un passo in avanti nei confronti di un mondo più pulito, con un minor impatto ambientale e aperto a tutti”.

VIDEO - Starace (Enel): "Chi ha paura del lupo? Noi no. Auto elettrica è realtà"

Bloomberg NEO: domanda di elettricità aumenterà del 62%

Il NEO rileva che, "In circa due terzi del mondo, l’energia eolica o solare rappresenta ora l’opzione meno costosa per aggiungere nuove capacità di generazione di energia. La domanda di elettricità è destinata ad aumentare del 62%, con una capacità di produzione globale quasi triplicata tra il 2018 e il 2050. Questo attirerà 13,3 trilioni di dollari in nuovi investimenti", l’eolico richiederà investimenti per  5,3 trilioni di dollari e il solare 4,2 trilioni di dollari.

Entro il 2050, il ruolo del carbone nella produzione di elettricità passerà dall’odierno 37% al 12% mentre il petrolio sarà praticamente eliminato come fonte di produzione di energia elettrica. L’energia eolica e solare faranno un balzo enorme, passando dall’attuale 7% di elettricità prodotta al 48% entro il 2050. 

La prevista crescita delle rinnovabili nel 2030 indica che molte nazioni possono seguire, per il prossimo decennio e mezzo, un percorso compatibile con il mantenimento dell’aumento delle temperature mondiali a 2 gradi o meno. 

L’Europa decarbonizzerà la sua rete elettrica più velocemente di tutti, con il 92% della sua elettricità che nel 2050 sarà prodotta da fonti rinnovabili. Il rapporto evidenzia che già oggi le principali economie dell’Europa occidentale, sono già su una traiettoria di decarbonizzazione significativa grazie ai prezzi del carbonio e al forte sostegno politico. Gli Stati Uniti e la Cina seguono a un ritmo più lento.

La Cina vedrà le emissioni della sua industria energetica raggiungere il  picco nel 2026, per poi diminuire di oltre la metà nei prossimi 20 anni. Nel 2050 la domanda di elettricità in Asia sarà più che raddoppiata e, con 5,8 trilioni di dollari, l’intera regione dell’Asia-Pacifico rappresenterà quasi la metà di tutti i nuovi capitali investiti globalmente per soddisfare la crescente domanda di energia elettrica. 

Bloomberg NEO: mobilità elettrica

Per la prima volta, il NEO 2019 ha preso in considerazione l’elettrificazione al 100% del trasporto su strada e del riscaldamento degli edifici residenziali, portando a una significativa espansione del ruolo della produzione di energia elettrica e al BNEF dicono che "In base a questa proiezione, la domanda complessiva di elettricità aumenterebbe di un quarto rispetto a un futuro in cui il riscaldamento residenziale e il trasporto stradale si elettrificano solo per quanto ipotizzato nel principale scenario NEO. La capacità di produzione totale nel 2050 dovrebbe essere tre volte più grande di quella installata oggi. Complessivamente, il riscaldamento e i  trasporti elettrificati abbasserebbero il livello economico delle emissioni, risparmiando 126 GCO2 tra il 2018 e il 2050".