Economia

ESG, il dialogo tra aziende e investitori è sempre più attivo

Shareholder Activism and ESG: U.S. and European Perspectives: l'evento in Bocconi con gli interventi, tra gli altri, di Snam, Eurizon, Generali e Borsa Italiana

La ricerca dei fattori di natura ambientale, sociale e di governance (ESG - Environmental, Social, Governance) sta assumendo un ruolo sempre più rilevante nel processo di investimento. A Milano, presso l'Università Bocconi, l'evento con i contributi dei principali attori

Gli investimenti ESG non si limitano unicamente all’esclusione di alcune società secondo giudizi di natura morale ma oggi prevedono la possibilità di utilizzare strumenti in grado di approfondire la performance di lungo periodo delle aziende. Comprendere questa evoluzione svolge un ruolo essenziale all’interno delle competenze di un professionista degli investimenti.

Le aziende: Snam, tra le prime aziende in Europa a dotarsi di un comitato ESG

Snam, consapevole di essere il più grande operatore infrastrutturale del gas, sente la responsabilità di avere un ruolo da protagonista nel processo di decarbonizzazione al 2050 che risulta essere uno dei temi a cui gli investitori prestano maggiore attenzione.

La cfo di Snam, Alessandra Pasini, ha raccontato ad Affaritaliani.it l’esperienza e le azioni in ambito ambientale, sociale e di governance (ESG) della utility del gas, tra le prime aziende in Europa a dotarsi di un comitato ESG in sostituzione del precedente comitato di sostenibilità, con compiti più ampi. “In Snam le strategie di business sono strettamente legate ai fattori ESG e quindi ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu (SDG – Sustainable Development Goals) con un focus particolare sull’obiettivo numero 13, quello relativo ai cambiamenti climatici. I principi ESG sono incardinati nel nostro piano strategico e su questi temi stiamo dialogando in modo crescente con gli investitori”.

Gli investitori: Generali e Eurizon

L’esito della COP21 di Parigi ha evidenziato la necessità di un coinvolgimento attivo del settore privato per rispettare gli impegni globali sui cambiamenti climatici, in particolare sulla limitazione dell’aumento della temperatura e sulla transizione verso energie alternative al carbone e ai combustibili fossili.

Gabriele Galateri di Genola, Chairman Generali, ha detto ai microfoni di Affaritaliani.it: “Abbiamo politiche molto chiare in merito agli investimenti che mettiamo in campo. Per far fronte al Climate change investiremo 4 miliardi e mezzo in prodotti green e disinvestiremo i 2 miliardi di euro da società che non sono in linea con le prescrizioni ONU in materia di sostenibilità (una percentuale minima rispetto agli investimenti che facciamo).

“Quello della governance è tra gli aspetti fondamentali della sostenibilità – ha continuato Galateri di Genola. “Una buona governance è anche la capacità di interagire con tutti gli stakeholders, e quindi anche con tutti i soci”.

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VIDEO - Galateri di Genola, Generali: "Sostenibilità al centro della strategia"

Nell’ambito delle scelte d’investimento, l’integrazione di metodologie di selezione degli strumenti finanziari che tengano conto di fattori ESG ambientali, sociali e di governance e di principi SRI di investimento sostenibile e responsabile è elemento necessario per il perseguimento di performance sostenibili nel tempo.

Eurizon, la società a cui fa capo la Divisione Asset Management del Gruppo Intesa Sanpaolo, è leader in Italia sui fondi sostenibili e responsabili con una gamma di 25 prodotti specializzati e un patrimonio di 5,94 miliardi. La società, impegnata da oltre 20 anni nel formulare e promuovere regole e comportamenti su questi temi, condivide le proprie expertise a livello europeo nella definizione di una regolamentazione comune sui criteri di sostenibilità e presiede il gruppo di lavoro sulla Disclosure della EBF (European Banking Federation).

La mission di Eurizon, ormai da anni impegnata nel formulare e promuovere nuove regole e comportamenti che mettono al centro dell’attenzione i temi di sostenibilità degli investimenti, sottolinea l’importanza di collaborare con le società in cui investe per promuovere il rispetto di una crescita sostenibile ed elevati standard di governance.

Cristina Ungureanu, Head of Corporate Governance, Eurizon Asset Management, ha raccontato ad Affaritaliani.it come Eurizon nel 1996 sia stata la prima in Italia ad adottare fondi etici e come poi, dal 2014-2015, abbia adottato principi di investimento responsabile e di Stewardship, definiti in coerenza rispetto a quelli contenuti nel “Code for External Governance” approvato dall’ European Fund and Asset Management Association (EFAMA).

“Dal 2015 in poi – ha detto Cristina Ungureanu  ad Affaritaliani.it - i processi sono stati dinamici e molto positivi al nostro interno; abbiamo inoltre visto risultati migliori nelle aziende dove investiamo. È sempre nell’interesse del beneficiario (del cliente) che dialoghiamo con le società e ci esprimiamo nell’esercizio di voto in un modo sempre più attivo e consapevole, guardando l’integrazione dei principi di sostenibilità nella strategia delle società e nella cultura aziendale".

“Recentemente il ruolo di governance sustainability si è fuso nel dipartimento investimenti per avere un approccio sempre più integrato durante i nostri dialoghi con le società e nel processo decisionale. La risposta da parte delle società è molto positiva”.

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VIDEO - Ungureanu, Eurizon: "Risultati positivi dal nostro essere investitori attivi"

La strategia per l’esercizio dei diritti amministrativi e di voto nelle società quotate conforme ai Principi Italiani di Stewardship ha l’obiettivo di un’efficace integrazione tra la corporate governance e il processo di investimento.

Il ruolo di Borsa Italiana

Borsa Italiana è in prima linea nella promozione di una cultura finanziaria sempre più orientata alle tematiche della finanza sostenibile.

Oltre a sensibilizzare gli stakeholder facilitando il dialogo tra le imprese e gli investitori anche in merito ai temi ESG, Borsa Italiana mette a disposizione del mercato una serie di strumenti per meglio identificare e analizzare il mondo della finanza sostenibile come la Guida ESG, il cui fine è quello di sensibilizzare le società quotate e il framework di Governo Societario, dedicato alle PMI non quotate.

I roadshow di Borsa Italiana, come l’Italian Sustainability Day, sono inoltre occasione di incontro, di riflessione e di condivisione in cui si delineano i prossimi passi verso una crescita sostenibile e a basso impatto ambientale.

Andrea Sironi, Chairman, Borsa Italiana, ha detto ad Affaritaliani.it: “Il tema degli ESG è tra i temi che tocchiamo sempre e sul quale cerchiamo di fare cultura e formazione. Stiamo analizzando a tal proposito un trend di crescente interazione, dovuto anche all’attenzione dei grandi investitori internazionali (molto sensibili a queste tematiche)".

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VIDEO - Sironi, Borsa Italiana: "Su ESG facciamo cultura e formazione"

I dati elaborati da Borsa Italiana in base al FTSE Russell ESG score (un indicatore sintetico di mercato che aggrega oltre 300 variabili di sostenibilità e governance calcolate a livello di singola società), mostrano come il mercato azionario italiano si posizioni per attenzione e disclosure delle imprese agli aspetti ambientali, sociali e di governance sopra la media mondiale e al quarto posto in Europa, a riprova dell’importante percorso fatto dalle società italiane quotate e dall’intero sistema finanziario in tema di sostenibilità.

Shareholder Activism and ESG: U.S. and European Perspectives, come è nata l'idea e quali sono gli obiettivi

Fabio Bianconi, Director, Morrow Sodali, ha sottolineato con Affaritaliani.it come l’idea dell’incontro organizzato oggi in Bocconi (giunto alla sua seconda edizione) venga dal “portare l’esperienza americana in terra Europea, e cioè l’esperienza di chi ha affrontato gli investitori attivisti fin dalle origini e che quindi questo fenomeno lo conosce bene”.

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VIDEO - Bianconi, Morrow Sodali: "Nessuno è immune all'attivismo"

L’evento ha visto il succedersi di numerosi contributi che, tra i tanti temi toccati, hanno fatto il punto anche su come prepararsi all’attivismo, perché “nessuno è immune dall’attivismo”.