
Il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi si e' dimessa. Lo ha fatto con una lettera al presidente del Consiglio Matteo Renzi, diffusa dal Mise.
"Caro Matteo sono assolutamente certa della mia buona fede e della correttezza del mio operato. Credo tuttavia necessario, per una questione di opportunita' politica, rassegnare le mie dimissioni da incarico di ministro. Sono stati - si legge nella lettera - due anni di splendido lavoro insieme. Continuero' come cittadina e come imprenditrice a lavorare per il bene del nostro meraviglioso Paese".
Guidi, i rumors: posti all'Ice ai vacchiani. Soffiate scomode al compagno
di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
Una giornata da dimenticare per Federica Guidi? Parrebbe di sì. Due scivolate in sole 24 ore per il ministro dello Sviluppo Economico, una delle quali, certificata dalla Procura di Potenza, sta creando grossi fastidi al governo Renzi. L'altra, invece, riportano le indiscrezioni raccolte da Affaritaliani.it in Confindustria e che se fossero vere renderebbero la giornata davvero nera per l'ex presidente dei Giovani di Viale dell'Astronomia, pare abbia provocato l'indignazioni di qualche qualche ex collega industriale nell'odierno Consiglio generale dell'associazione dell'Aquilotto. Atteggiamento che nell'elezione per il successore di Giorgio Squinzi pare abbia portato in dote in Zona Cesarini voti a Vincenzo Boccia. E non al conterraneo della Guidi Alberto Vacchi. Come invece avrebbe voluto la titolare del Mae.
Ma cos'è successo di così poco istituzionale per la Guidi che il rottamatore Matteo Renzi ha voluto alla guida dell'importante ex Ministero dell'Industria? Si dice che, talvolta, le sfortune arrivano tutte assieme.
Difficile trovare dei riscontri, ma nel primo episodio, secondo i rumors, in vista del voto Boccia-Vacchi la Guidi avrebbe più volte telefonato agli imprenditori membri del Consiglio generale promettendo posti a destra e a manca negli organismi dell'Ice (Istituto nazionale per il Commercio Estero) a quanti avessero votato in favore di Vacchi. Un anomalo attivismo che avrebbe animato la campagna elettorale vacchiana in cui il padre Guidalberto avrebbe avuto un ruolo di primo piano.
La seconda scivolata, invece, è arrivata nel primo pomeriggio quando, terminata la designazione in Confindustria, le agenzie hanno battuto la notizia del coinvolgimento della Guidi nell’inchiesta della magistratura di Potenza che ha portato in carcere cinque persone e fatto inserire nel registro degli indagati lo stesso fidanzato della ministra, l’ingegnere Gianluca Gemelli.
Gli inquirenti hanno acceso un faro sulle attività di Gemelli per il traffico di influenze illecite perché “sfruttando la relazione di convivenza che aveva col ministro allo Sviluppo Economico - si legge nel capo d’imputazione contenuto nell’ordinanza di misure cautelari - indebitamente si faceva promettere e otteneva da Giuseppe Cobianchi, dirigente della Total le qualifiche necessarie per entrare nella bidder list delle società di ingegneria" della multinazionale francese, e "partecipare alle gare di progettazione ed esecuzione dei lavori per l’impianto estrattivo di Tempa Rossa". Operazioni, da cui le sue aziende avrebbero guadagnato circa due milioni e mezzo di sub appalti.
La Guidi, intercettata (mentre tira in ballo anche Maria Elena Boschi), si sarebbe resa protagonista del tentativo d'inserimento di un emendamento alla legge di Stabilità 2014 che avrebbe favorito gli affari del compagno. Insomma, oltre che in Confindustria, la Guidi ha perso anche sulle trivelle.