Economia

Bomba Grecia pronta ad esplodere. Il Fmi avverte Renzi

Verzelli
 

Nel suo report annuale sull'Italia, il Fondo Monetario Internazionale ha avvertito il nostro Paese dal pericolo di un avvitarsi della crisi di Atene che potrebbe sfociare in una Grexit, e cioè in un'uscita della Repubblica ellenica dalla moneta unica. Ma quali sono i rischi per l'Italia? E, soprattutto, quali sarebbero i canali dell'effetto contagio? Affaritaliani.it lo ha chiesto a Gianluca Verzelli (nella foto a sinistra), vicedirettore centrale di Banca Akros (Bpm) ed esperto di mercati finanziari.
 

Nel suo report sull'Italia, il Fmi ha avvertito il nostro Paese che "gli sviluppi avversi in Grecia, se non contrastati da una robusta risposta a livello europeo,  potrebbero avere un impatto sostanziale sull'Italia in termini di effetti sulla fiducia". Attraverso quali meccanismi? Cosa potrebbe accadere?
"I tecnici del Fondo spiegano che se si mettesse in atto il famoso rischio contagio a seguito di un'uscita di Atene dall'euro, questo potrebbe riverberarsi sui Paesi del Sud Europa fra cui l'Italia. Area caratterizzata ancora da una crescita non sufficiente. Il meccanismo di trasmissione principe è qello dello spread e dell'aumento dei tassi d'interesse sul debito pubblico. Anche le banche italiane, poi, ne soffrirebbero".

Perché principali detentrici dei titoli del debito pubblico...
"Esatto. E il nostro Paese, che è anche quello con il più alto rapporto debito/Pil in Europa dopo la Grecia, sarebbe anche quello che vedrebbe svanire gli effetti positivi di una crescita, seppur stentata in atto e che quindi potrebbe maggiormente soffrire a seguito di una Grexit. Una ripresa economica generalizzata ci aiuta. Fa sempre bene ricordare questi effetti".

Perché?
"L'autolesionismo italiano a volte non ha limiti. Fino ad ora, gli italiani si sono divisi fra pro e contro Grecia, ma dovrebbero essere i primi a sperare in una rapida soluzione della crisi di Atene. Crisi che rallenta anche il rafforzamento della congiuntura in tutta l'area dell'eurozona. Oltre al canale finanziario, poi, c'è anche il meccanismo di trasmissione reale attraverso un calo degli investimenti e della domanda interna. E' necessario scongiurare questo impatto. E lo devono fare specialmente quei Paesi che hanno deboli fondamentali dell'economia. Paesi che necessitano di un completamento del processo di riforme per consolidare la crescita e rendere così il debito sostenibile".