Economia
Immobiliare: per Nomisma riprendono gli investimenti
Immobiliare, cresce la domande delle famiglie. Il rapporto
Rispetto alla vivacità di alcuni indicatori economici registrata nel 2017, quest’anno i mercati hanno un andamento meno dinamico, ma sono tanti i segnali della ripresa. È quanto emerge dalla lettura dei dati del II Rapporto sul mercato immobiliare dell’Osservatorio di Nomisma, presentato oggi a Roma nella sede delle Poste di Piazza San Silvestro.
Intanto, oltre alle compravendite cresce la domanda potenziale: ben 2,6 milioni di famiglie oggi vorrebbero acquistare casa. L’80 per cento avrebbe bisogno di un mutuo, la cui concessione è però vincolata a certe condizioni e garanzie. Proprio questa difficoltà nell’accedere ai prestiti ha l’effetto di sostenere il mercato dell’affitto, i cui prezzi crescono molto più velocemente, al contrario delle abitazioni. “Aumenta inoltre la quota di acquisti fatti a scopo investimento – ha rilevato Luca Dondi, ad di Nomisma – passando dal 6,1 per cento del 2017 al 15,4 per cento delle manifestazioni di interesse del 2018”. Rimane però esclusa dalle possibilità di comprare casa una quota di oltre il 35 per cento di italiani.
Riferendosi ai grandi cambiamenti sociali, Carlo Petagna, Ad di Sorgente Sgr, ha evidenziato la necessità, per gli operatori, di adeguarsi alla nuova domanda. Globalizzazione, evoluzione della tecnologia, cambiamenti demografici rendono centrali bisogni come l’assistenza, la sostenibilità ambientale, l’economia circolare: “Con Sorgente Sgr stiamo rifocalizzando la strategia di investimento con proposte che riguardano i settori delle fonti rinnovabili, delle infrastrutture, il sostegno al credito attraverso piattaforme alternative di finanziamento delle piccole e medie imprese”. Petagna, in particolare, ha presentato un’iniziativa di studio portata avanti insieme a Nomisma, italy2invest, sul ruolo delle città italiane nello sviluppo immobiliare e nella capacità di essere attrattive rispetto al mercato dei capitali internazionali, uno strumento informativo pensato per investitori e policy maker come strumento di conoscenza delle dinamiche dei territori.
La centralità della conoscenza e dell’informazione sul patrimonio immobiliare esistente è stata sottolineata anche da Stefano Mantella, Direttore Strategie Immobiliari e Innovazione dell’Agenzia del Demanio, che ha parlato dell’impegno per razionalizzare e riqualificare i sessanta miliardi di valore degli immobili pubblici gestiti dall’Agenzia sui 263 totali.
Carlo De Vito, Presidente di FS Sistemi Urbani, ha evidenziato lo sforzo della sua organizzazione per creare le connessioni tra le città italiane grazie all’alta velocità che sono alla base delle grandi trasformazioni urbane. “Una novità di questi anni, per la quale abbiamo lavorato tanto, è la centralità delle stazioni. Pensate a BNP Paribas e Unicredit che hanno stabilito i propri uffici rispettivamente accanto agli snodi ferroviari di Roma Tiburtina e Milano Porta Garibaldi”.
Nel panel hanno partecipato anche operatori del settore come Alberto Panfilo, Ad di Europa Gestioni Immobiliari, Paolo Scordino, Direttore Sviluppo Mercato di DeA Captiale Real Estate SGR, Luca Talluri, Presidente di Federcasa, Giorgio Pieralli di Assoimmobiliare e Federica Selleri di CRIF.