Alessandro Martorana ha 33 anni, è di origini siciliane e londinesi, ha una grande passione che è anche il suo lavoro e ha l’animo del globetrotter. Martorana ha una sartoria in corso Marconi a Torino, però molto spesso lui non c’è: “Mi definirei un consulente d’immagine, visto che mi occupo non solo di abiti ma anche di camicie e accessori (che sono molto importanti, dalle calze alle cravatte alle pochette), e ho pensato di farlo per imprenditori, manager e professionisti che non hanno tempo da dedicare alla propria immagine pur volendo vestire con abiti pregiati”, spiega ad Affari. Sì perché Martorana raggiunge i suoi clienti in ufficio, a casa e in aereo: “45 minuti per prendere l’ordine più mezz’ora successivamente per la prova”. Alessandro Martorana
Com’è iniziato questo lavoro?
“La passione è nata da piccolo: andavo ogni estate in vacanza dai miei parenti a Londra, e stavo in sartoria dai miei zii. Il mio lavoro l’ho iniziato 6, 7 anni fa”.
Ti sei proposto a una clientela precisa, esigente ma con poco tempo libero…
“Sì perché notavo la necessità che certe persone esprimevano di avere un ottimo servizio, considerando che davvero, per loro, il tempo era (ed è) denaro. Il mio punto di forza è offrire un servizio che dia loro il lusso, tra virgolette, di trovare il tempo quando non ne hanno, per esempio mentre viaggiano in aereo. Pian piano la mia attività si è estesa da Torino a Milano, poi alla Toscana, a Roma, per arrivare negli Stati Uniti, a Tokio, Londra e Hong Kong. Offro la mia consulenza anche sul volo business Mi-Ma (Milano Manhattan) di Eurofly, 4 o 5 volte al mese”.
Tra i tuoi clienti c’è Lapo Elkann: è vero che ti ha chiesto di sistemare per lui degli abiti del nonno? Lapo Elkann
“Verissimo. Ci siamo conosciuti, lui sapeva del mio lavoro e mi ha quasi messo alla prova: ho riparato 76 abiti, lui ne è rimasto innamorato. Per tre anni è stato scelto come uomo più elegante del mondo, per cui è un complimento che arriva anche a me, ma devo dire che Lapo ha delle grandi qualità e i modelli li ho realizzati seguendo le sue proposte”.
C’è qualche altro aneddoto curioso?
“Un famosissimo cardiologo di Los Angeles mi ha chiesto un abito in vicuña, il materiale più prezioso in commercio. Nella fodera (particolare in cui sono specializzato) ha chiesto un disegno particolare che io ho fatto realizzare con una vernice speciale -non poteva stingere sulla camicia!- da un pittore torinese, Andrea Bertotti. Direi che questo abito non solo è un pezzo pregiato e contiene un’opera d’arte, ma è anche senz’altro il lavoro più strano che abbia fatto. Il tutto è costato 14.000 euro”.
Quanto costa in media un tuo abito?
“2.500, 3.000 euro”.
Ti occupi solo di sartoria maschile?
“No, da un anno realizzo anche abiti da donna”.
La tua clientela ti trova con il passaparola? Gianni Agnelli e Lapo Elkann (foto Ap)
“Esattamente. Io dico che i miei clienti è come se fossero in un club perché si conoscono tutti”.
I tuoi prossimi programmi?
“Mi piacerebbe lavorare per il cinema italiano. Ci sono stati dei contatti e spero che questi progretti vadano in porto”.
Francesca Binfaré