Economia
Mps, titolo volatile dopo l'addio di Viola. Marco Morelli in pole
Mps, dopo le dimissioni dell'amministratore delegato, Fabrizio Viola, titolo volatile in borsa. Per la successione si fa il nome di Marco Morelli
Occhi puntati su Banca Montepaschi di Siena dopo l'annuncio a sorpresa delle dimissioni dell'amministratore delegato, Fabrizio Viola arrivato al termine del cda. A piazza Affari il titolo della banca senese, dopo un avvio positivo, è scivolato in territorio negativo per poi attestarsi intorno alla parità.
Investitori, e non solo, si chiedono quali siano le motivazioni dell'addio a sorpresa di Viola in un momento così delicato per l'istituto. Per Siena infatti si prepara il lancio di un aumento di capitale da 5 miliardi e l'elaborazione di un piano industriale.
Il timore e' che ci siano difficolta' legate all'esecuzione dell'aumento di capitale, che e' molto probabile slitti a inizio 2017. Il manager, comunque, ha rassicurato che manterra' le sue funzioni fino alla nomina del suo successore. Indiscrezioni di stampa riferiscono che i tempi dovrebbero essere estremamente stretti. Il Sole 24 Ore indica che il mandato di ricerca del nuovo ad e' stato affidato a Egon Zhender. Secondo indiscrezioni di stampa, in pole position per la poltrona di ad ci sarebbe Marco Morelli, attuale numero uno in Italia di Bofa Merrill Lynch. Il manager conosce bene l'istituto senese essendo stato prima direttore finanziario e poi direttore generale di Mps nel periodo 2006-2010.
La nomina sarebbe caldeggiata anche dal presidente dell'Acri, l'associazione delle fondazioni, Giuseppe Guzzetti. La vicenda e' sotto la lente anche del Governo. Gli analisti di ICPBI sottolineano che 'l'uscita di Viola e' avvenuta proprio poche settimane prima dell'approvazione definitiva del nuovo Piano Industriale e della definizione delle strategie e delle tempistiche dell'aumento di capitale e dell'eventuale conversione parziale o totale del debito subordinato'. Insomma in un momento clou per la banca. 'La vicenda - hanno aggiunto gli esperti - lascia intendere chiaramente le difficolta' di gestione dell'attuale fase di ristrutturazione del bilancio della banca, tanto che fonti di stampa ipotizzano un rinvio dell'aumento di capitale a gennaio/febbraio'. Anche per Banca Akros le dimissioni del ceo aumentano il rischio legato all'esecuzione dell'aumento di capitale da 5 miliardi che la banca dovra' lanciare nei prossimi mesi.