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Amplifon: nel primo trimestre 2024 ricavi in crescita del 9% a € 573 mln

Amplifon, risultati primo trimestre 2024: ricavi in crescita a 573 milioni di euro. Ebitda a 137 milioni di euro (+10,7%) 

Il Consiglio di Amministrazione di Amplifon, leader mondiale nelle soluzioni e nei servizi per l’udito, riunitosi oggi sotto la presidenza di Susan Carol Holland, ha approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2024. “Siamo molto soddisfatti dell’ottima partenza del 2024. Nel primo trimestre abbiamo ottenuto un forte incremento dei ricavi e una redditività record grazie soprattutto alla solida performance in Europa in un mercato in fase di normalizzazione, alla continua crescita nelle Americhe e nell'Asia Pacifico e all'efficacia delle azioni di miglioramento della produttività avviate nella seconda metà dello scorso anno. Questo trend è proseguito anche nel mese di aprile", ha dichiarato Enrico Vita, CEO di Amplifon.

"Continuiamo a crescere più del nostro mercato di riferimento in tutte le aree geografiche e a investire nello sviluppo della nostra organizzazione, nel marketing e nella nostra capacità di innovare a beneficio dei nostri clienti. Contestualmente, stiamo accelerando il ritmo delle acquisizioni bolt-on con oltre 150 negozi rilevati nel mondo solo nel primo trimestre. Grazie a questi risultati, siamo molto fiduciosi di poter proseguire il nostro percorso di significativa crescita anche nell’intero 2024”, ha concluso Vita.

Nel primo trimestre del 2024 i ricavi consolidati sono stati pari a 573,1 milioni di euro, in crescita dell’8,8% a cambi costanti e del 6,1% a cambi correnti rispetto al primo trimestre del 2023, nonostante la sfidante base comparativa (ricavi in crescita del 9% nel primo trimestre del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022) e la Pasqua anticipata rispetto all’esercizio precedente. Infatti, il primo trimestre del 2024 ha avuto una giornata lavorativa in meno rispetto al periodo di confronto (equivalente a circa 1,5 punti percentuali di crescita organica.)

La performance è stata trainata da una significativa crescita organica, pari al 5,6%, superiore al mercato di riferimento, e dalle acquisizioni per il 3,2%, principalmente in Francia, Germania, Stati Uniti, Uruguay e Cina. La crescita organica è stata sostenuta principalmente dal significativo incremento di quote in un contesto di mercato ancora caratterizzato da forte crescita negli Stati Uniti e da un progressivo miglioramento in Europa, che torna in territorio leggermente positivo. L’impatto del cambio è stato negativo per il 2,7% per il deprezzamento del dollaro americano, del dollaro australiano, del dollaro neozelandese e del peso argentino nei confronti dell’euro nel corso del periodo.

L’EBITDA su base ricorrente è stato pari a 136,8 milioni di euro, in crescita del 10,7% rispetto al primo trimestre del 2023, con il margine sui ricavi su base ricorrente record pari al 23,9%, in aumento di 100 punti base rispetto al primo trimestre del 2023. Tale importante aumento della redditività è principalmente riconducibile alle azioni di miglioramento della produttività implementate nel field nella seconda parte del 2023, ed è stato peraltro conseguito a fronte di significativi investimenti nel business. L’EBITDA as reported si attesta a 135,7 milioni di euro, dopo costi non ricorrenti pari a 1,1 milioni di euro.

L’EBIT si attesta a 65,7 milioni di euro su base ricorrente, in aumento rispetto ai 61,5 milioni di euro registrati nel primo trimestre del 2023, con un’incidenza sui ricavi pari all’11,5%. Tale andamento è attribuibile ai maggiori ammortamenti relativi ai forti investimenti per l’espansione del network, l’innovazione e la trasformazione digitale. L’EBIT as reported è stato pari a 64,6 milioni di euro.

L’utile netto su base ricorrente è pari a 35,7 milioni di euro, in aumento del 2,2% rispetto a 34,9 milioni di euro registrati nel primo trimestre del 2023 nonostante i maggiori ammortamenti e l’incremento degli oneri finanziari. Quest’ultimo, pari a 2,5 milioni di euro, è principalmente attribuibile all’aumento dei tassi di interesse (nonostante la maggior parte del debito a medio lungo termine sia a tasso fisso), all’aumento degli oneri derivanti dall’applicazione del principio IFRS 16 relativamente alle spese di affitto del network e all’effetto negativo dell’Inflation Accounting sulla consociata argentina. Il risultato netto as reported, che riflette gli oneri non ricorrenti di cui sopra per 0,8 milioni di euro, è di 34,9 milioni di euro, in crescita del 19,0% rispetto a 29,3 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2023, con un tax rate che si attesta al 29,6%, in riduzione di 10 punti base rispetto al primo trimestre del 2023.

L’utile netto per azione rettificato (EPS adjusted) si attesta a 20,2 centesimi di euro in aumento del 3,0% rispetto ai 19,6 centesimi di euro riportati nel primo trimestre del 2023. Infine, nel corso del primo trimestre dell’anno il Gruppo ha acquisito oltre 150 punti vendita nei principali mercati chiave: Francia, Germania, Stati Uniti e Cina, oltre ad essere entrato in Uruguay, per un investimento complessivo di oltre 70 milioni di euro.

Gli indicatori patrimoniali e finanziari continuano a dimostrare la solidità del Gruppo e la sua capacità di sostenere future opportunità di crescita. Nel primo trimestre del 2024 la Società ha generato un free cash flow pari a 37,2 milioni di euro e l’indebitamento finanziario netto si attesta a 883,3 milioni di euro. Il patrimonio netto totale al 31 marzo 2024 è pari a 1.138,4 milioni di euro, in aumento rispetto a 1.101,7 milioni di euro al 31 dicembre 2023. L’operating cash flow prima dei pagamenti delle passività per leasing è pari a 97,3 milioni di euro.

I pagamenti per le passività per leasing, pari a 30,1 milioni di euro, portano l’operating cash flow a 67,2 milioni di euro, sostanzialmente in linea ai 72,9 milioni di euro registrati nel primo trimestre del 2023. Il free cash flow si attesta a 37,2 milioni di euro rispetto ai 46,3 milioni di euro del primo trimestre del 2023, anche in funzione dei maggiori investimenti (al netto delle cessioni) pari a 29,9 milioni di euro rispetto ai 26,6 milioni di euro del primo trimestre del 2023.

Gli esborsi netti per acquisizioni (pari a 71,3 milioni di euro rispetto ai 38,8 milioni di euro del primo trimestre del 2023), unitamente ai flussi positivi relativi ad attività finanziarie per 5,9 milioni di euro, portano il flusso di cassa del periodo a negativi 28,2 milioni di euro rispetto ai positivi 5,7 milioni di euro del primo trimestre del 2023. L’indebitamento finanziario netto si attesta a 883,3 milioni di euro, rispetto a 852,1 milioni di euro al 31 dicembre 2023, con leva finanziaria a 1,52x, pressoché in linea a 1,50x al 31 dicembre 2023.





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