Economia

Pensioni, la Lega stoppa Di Maio: "Non si taglia il frutto del lavoro"

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Pensioni, Massimo Garavaglia (viceministro dell'Economia) ad Affaritaliani.it


La Lega risponde ufficialmente a Luigi Di Maio sul tema del taglio delle cosiddette pensioni d'oro. Il viceministro dell'Economia Massimo Garavaglia, esponente della Lega, afferma ad Affaritaliani.it: "Un conto è tagliare le pensioni legate a privilegi di carattere politico e quindi anche con regimi particolari e sovrapposizioni spesso prive di contribuzione. Altro è tagliare le pensioni frutto di lavoro. Come sempre dipende da che cosa si scrive nelle norme".





Pensioni, Di Maio avverte la Lega sul taglio delle pensioni d'oro: "Chi non vuole rispettare il contratto lo dica" - Nessun cambio di opinione sul taglio alle pensioni più alte. Luigi Di Maio attacca, pur senza nominarlo, uno degli uomini più vicini a Matteo Salvini in materia di previdenza, Alberto Brambilla, presidente di Itinerari previdenziali il cui studio, anticipato dal quotidiano la Repubblica, boccia la proposta di legge presentata in Parlamento all'inizio del mese dai parlamentari della maggioranza. "Non voglio entrare in uno scontro" con chi chiede di rallentare sui tagli alle pensioni: ma nel contratto di governo "abbiamo scritto che vogliamo tagliare le pensioni d'oro: se qualcuno vuol dire che il contratto non si deve attuare lo dica chiaramente, altrimenti si va avanti". "Sia chiaro - ha aggiunto il capo politico del M5S - che agiamo su persone che prendono dai 4 mila euro netti in su, se non hanno versato i contributi" relativi agli assegni eppure, osserva Di Maio, "si stanno trattando queste persone come disperati che adesso dobbiamo andare a salvare". In tempo reale arriva la precisazione di Claudio Borghi, parlamentare leghista vicino a Salvini: "Non mi risulta ci sia nessuno contrario a taglio delle pensioni da 5mila euro, come previsto dal contratto di governo".

Dal Cairo, dove si è recato per incontrare il presidente egiziano Al Sisi, Di Maio ha parlato anche delle recenti tensioni intorno ai titoli di Stato Usa. "Se dovesse esserci un attacco speculativo, sarebbe per ragioni politiche, perchè sul piano economico siamo molto tranquilli, da settembre presenteremo la nostra road-map per sviluppare l'economia e le nostre riforme che accompagneranno la legge di bilancio", ha detto. "Ora non chiediamo aiuto a nessuno - ha aggiunto riferendosi a un eventuale sostegno da parte della bce - perchè non c'è nessun attacco speculativo, se dovesse esserci ci aspettiamo di capirne la natura perchè l'italia non è nuova ad attacchi speculativi per far cadere i governi".

LE ALTRE DICHIARAZIONI DI DI MAIO

"Le considerazioni di Oettinger sono ancora piu' ipocrite perche' non li avevano sentiti su tutta la questione della Diciotti e adesso si fanno sentire solo perche' hanno capito che non gli diamo piu' un euro". Lo afferma il vicepremier Luigi Di Maio parlando da Il Cairo, da dove replica al commissario Ue al Bilancio.

"Non stiamo chiedendo aiuto a nessuno perche' non c'e' un attacco speculativo, qualora dovesse esserci ci aspettiamo di capirne la natura, perche' l'Italia non e' nuova ad attacchi speculativi per far cadere il governo". Cosi' il vicepremier, Luigi Di Maio, risponde al Cairo a chi gli chiede se l'Italia abbia chiesto un aiuto alla Bce.

"Se dovesse esserci un attacco speculativo sara' per ragioni politiche perche' sulle ragioni economiche del nostro Paese non solo siamo molto tranquilli ma da settembre presenteremo un piano delle riforme, che va dalla sburocratizzazione agli investimenti alla riforma fiscale, al reddito di cittadinanza, che e' la nostra road map per far crescere l'economia. Saranno le riforme con cui accompagneremo la legge di bilancio". Lo afferma il vicepremier Luigi Di maio da Il Cairo.

"La normalizzazione dei nostri rapporti con l'Egitto non puo' che passare per la verita' sulla morte di Giulio Regeni. Auspico che entro la fine dell'anno si possa arrivare a una svolta" sulle indagini. Lo ha sottolineato il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, dal Cairo.

I ministri che hanno firmato quei contratti devono pagare di tasca propria. Il nostro obiettivo principale su Autostrade e' revocare le concessioni perche' sono state inadempienti, fare in modo che i politici che hanno firmato quei contratti capestri debbano pagar, ricostruire il ponte in sicurezza. Il ponte lo deve costruire un'azienda di Stato, noi abbiamo un gioiello che si chiama Fincantieri che puo' essere sostenuta da Cdp". Lo afferma il vicepremier Luigi Di Maio in diretta facebook da Il Cairo.