Peugeot mette nel mirino anche la malese Proton (Lotus)
Il Ceo Carlos Tavares accelera anche sui mercati emergenti
Psa Peugeot-Citroen non si ferma a Opel e mette nel mirino anche la malese Proton. Il gruppo transalpino, tramite un portavoce, ha infatti confermato le indiscrezioni provenienti dalla Malesia sull'interesse per l'acquisizione di una partecipazione nel capitale di Proton Holdings. Proton, controllata da DRB-Hicom, è da alcuni anni in difficolta' a causa dell'incapacità di accrescere la propria quota in un mercato domestico sempre piu' competitivo anche per il venir meno dei dazi sulle importazioni.
Il conglomerato malese di proprietà del miliardario Syed Mokhtar Al-Bukhary prevede di scegliere un partner strategico estero per Proton entro la fine del primo semestre ma finora non ha mai fornito dettagli sulle case automobilistiche interessate. Secondo le indiscrezioni, oltre a Peugeot-Citroen avrebbero manifestato il proprio interesse Renault e la cinese Zhejiang Geely Holding Group, già proprietaria del marchio svedese Volvo.
Fondata negli anni '80 del secolo scorso dal governo per creare un campione nazionale nel settore automobilistico, Proton domina il mercato malese ma non ha mai prodotto profitti e non è mai riuscita a diventare un operatore con un'ampia presenza nella regione Asean. Il conglomerato ha acquisito il controllo della casa automobilistica dal fondo sovrano malese Khazanah Nasional per circa 412 milioni di dollari nel 2012.
Da allora, Proton, peraltro proprietaria del marchio britannico Lotus, ha visto un continuo calo delle vendite e un aumento dei debiti al punto che ad inizio anno il governo di Kuala Lumpur ha erogato un prestito di 282 milioni di dollari condizionato alla ricerca di un partner estero.
Per Peugeot l'interesse per Proton è coerente con le linee guida del piano industriale che prevede in modo specifico l'espansione delle attivita' all'estero, in particolare nei mercati emergenti, per ridurre la dipendenza dal mercato europeo.