Poletti (Arera): “Socializzazione in bolletta vale circa il 2% degli oneri”
Il direttore energia: “Dati precisi si avranno a settembre dopo verifica riscossioni ma possiamo dare ora questa stima. Impatto su clienti domestici sarà di circa 2 € su base annua”
L’impatto in bolletta della socializzazione degli oneri non riscossi dai distributori presso i venditori (Gala in testa) operata con la delibera 50/2018 dell’Arera sarà pari a circa il 2% degli oneri complessivi. Lo ha detto il direttore della divisione energia dell'Autorità, Clara Poletti, intervenendo alla trasmissione “Uno Mattina”.
“Una quantificazione precisa si avrà solo a settembre – ha precisato – in quanto il sistema, a tutela dei consumatori, prevede un processo abbastanza articolato per la quantificazione dei crediti effettivamente recuperabili”. Ma una prima stima si può dare. E per quanto riguarda l’impatto sui soli clienti domestici “possiamo stimare un aumento su base annua di 2 € o 2,20 €”, ha detto la Poletti.
Riguardo ai tempi per il riversamento in bolletta, il direttore Arera ha spiegato che bisognerà attendere la quantificazione precisa dell’ammontare complessivo degli oneri “attualmente pari a circa 14 mld €” (quindi il 2% equivarrebbe a circa 280 mln €, ndr), ma si può prefigurare di “avviarlo gradualmente in via prudenziale”.
La Poletti ha poi ribadito la necessità di “riconoscere formalmente tali oneri come imposte” attuando l’opzione canone Rai. Il direttore ha infine ricordato l’azione dell’Autorità volta a garantire la “certezza del dovuto” in termini di morosità, grazie ai provvedimenti “sui sistemi misura, sulla celerità dei sistemi di fatturazione, ecc”. “Tante cose sono state fatte ma tante devono essere ancora fatte”, ha concluso.
LA NOTA DELL'AUTORITA'
Elettricità: su oneri generali provvedimento solo per particolare casistica a seguito decisioni giustizia amministrativa
In riferimento a notizie di stampa pubblicate oggi da un quotidiano legate a provvedimenti dell’Autorità su presunti riconoscimenti di oneri della morosità su tutti i clienti finali, l’Autorità precisa che il provvedimento citato (deliberazione 50/2018) riguarda solo una particolare casistica, limitata numericamente, e solo una parte degli oneri generali di sistema previsti per legge. In particolare, il riconoscimento individuato dall’Autorità per i soli distributori è parziale e attiene ai soli oneri generali di sistema già da loro versati ma non incassati da quei venditori con cui, a fronte della inadempienza di questi ultimi, i distributori hanno interrotto il relativo contratto di trasporto di energia, di fatto sospendendo così a tali soggetti la possibilità di operare nel mercato dell’energia.
Un meccanismo, parziale e circoscritto finalizzato a garantire il gettito degli oneri di sistema da assicurare per legge, che l’Autorità ha strutturato in tal modo per adempiere ad una serie di sentenze della giustizia amministrativa che hanno annullato le precedenti disposizioni dell’Autorità in tema. La regolazione precedente imponeva ai venditori la prestazione di garanzie finanziarie in favore delle imprese distributrici anche a copertura degli oneri generali di sistema. Le pronunce della giustizia amministrativa sostengono che la legge pone in capo esclusivamente ai clienti finali, e non alle imprese di vendita, ne ai percettori degli incentivi, gli oneri generali di sistema, con la conseguenza che l’Autorità non avrebbe il potere di imporre il citato sistema di garanzie alle imprese di vendita negando che il rischio di mancato incasso degli oneri generali di sistema da parte dei clienti finali sia dei venditori.
LA POSIZIONE DELL'ENEL
Enel, nel ribadire la propria estraneità alla vicenda, fa presente che nelle bollette attuali e in quelle dei prossimi mesi non risultano voci aggiuntive. Peraltro, in merito a questa vicenda, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) è intervenuta direttamente con un comunicato stampa per spiegare meglio che il provvedimento è esclusivamente finalizzato a reintegrare gli oneri di sistema a seguito del mancato versamento da parte di alcune imprese venditrici e non di altri clienti morosi. Il relativo impatto sulle bollette dei consumatori finali non è ancora stato quantificato da ARERA, ma in ogni caso l’Autorità ha precisato che sarà molto contenuto (all’incirca il 2% degli oneri di sistema, e non certo 35 euro).