Poste, il giallo delle buonuscite agita i sindacati
Congelati i premi per i lavoratori assunti prima della trasformazione in spa
Un piccolo giallo scuote Poste. Quello delle buonuscite per i postini. I sindacati del gruppo guidato da Matteo Del Fante sono sul piede di guerra perchè i lavoratori delle Poste rischiano oltre il danno anche la beffa.
Quelli che sono stati assunti prima della trasformazione del vecchio ente pubblico in una società per azioni, non solo si sono visti congelare la loro quota di buonuscita pubblica ai valori del 1998, non solo devono attendere per 24 mesi una volta andati in pensione la liquidazione dei fondi, ma da alcuni mesi i pagamenti si sono addirittura interrotti.
A segnalare la vicenda, scrive il Messaggero, è stata per prima la Slc-Cgil che, per voce del segretario generale Nicola Di Ceglie, ha chiesto al governo di fare chiarezza su quello che sta accadendo con la gestione commissariale del fondo buonuscita delle Poste. Il presidente della Cisal, Francesco Cavallaro, ha fatto addirittura un interpello al ministero del Lavoro per chiedere perché i dipendenti non stanno ricevendo le somme dovute.