Economia

Risiko bancario, Bpm: avanti sui concambi per deal Banco Popolare

Banca Popolare di Milano e il Banco Popolare entrano in una fase decisiva. Dopo la bufera speculativa della scorsa settimana e l'accelerazione del governo sul dossier bad bank, il risiko bancario è pronto a partire. Gli occhi sono puntati su Piazza Meda, avviata verso il matrimonio con Verona. In questi giorni il lavoro degli advisor (Citi e Lazard per Bpm , Mediobanca, Bofa-Merrill Lynch e Colombo e Associati per il Banco) sta diventando frenetico e l'accordo definitivo appare sempre piu' vicino.

Dopo il vertice in Mediobanca di sabato pomeriggio, scrive Milano Finanza, la struttura generale dell'operazione appare definita, anche se occorreranno ancora alcune messe a punto. L'idea sarebbe quella di realizzare una fusione tra uguali che non penalizzi nessuna delle parti. Anche perchè, malgrado il Banco superi Bpm per attivi, lo stesso non si può dire in termini di capitalizzazione: ieri ad esempio il valore di mercato di Piazza Meda superava di oltre 90 milioni quello di Verona.

Il dato corrobora la tesi di un'integrazione alla pari. L'ipotesi operativa trapelata nelle scorse settimane prevederebbe infatti un unico board da 19 posti: nove espressione del Banco, sette di Bpm e tre indipendenti. A Milano però c'e' chi ritiene ancora troppo sbilanciato questo assetto e chiede un ugual numero di rappresentanti per le due anime del nuovo gruppo.