Rumors: Consob, se Renzi fa più di un pensierino a Zingales...

Sarà vero? Il graffiante Luigi Zingales alla Consob? Mentre il capo dell'Ncd Angelino Alfano corre in difesa dell'ex compagno di partito (in FI) Giuseppe Vegas dopo gli attacchi dei colleghi Zanetti e Calenda e le ricostruzioni raccontano che Palazzo Chigi punti a una svolta ai vertici della Consob (Vegas conclude il suo mandato nel 2017), ma solo con un pressing interno affidato ai componenti della commissione, pare che per quel ruolo Renzi abbia fatto un pensierino (e non solo) all'economista bocconiano della Chicago Booth School of Business. Un brillante cervello in fuga che in passato, fra una fustrigata e l'altra ai santuari della finanza italiana, è stato seduto anche nei Cda di Telecom e dell'Eni e che prima della scalata renziana al potere ha partecipato pure alla seconda Leopolda dell'ex Rottamatore, quella del Big Bang orfana di Pippo Civati.

Sembra che nell'immaginario renziano, il nome del liberista Zingales evochi rigore, correttezza e strenua tutela dei principi, gli stessi effetti che faceva quello di Raffaele Cantone, magistrato che il premier ha voluto a tutti i costi a capo dell'Anac, l'Authority anti-corruzione (Zingales e Cantone, oltretutto, hanno la stessa età, 53 anni).

A rafforzare i rumors, ai più non è sfuggita poi la sciabolata meno incisiva del solito con cui Zingales, nella sua tradizionale rubrica domenicale sul Sole 24 Ore, ha trattato l'argomento "decreto banche" del governo. L'economista padovano ha messo infatti sotto la “luce del Sole” i meccanismi (velocizzati) di recupero dei crediti da parte delle banche. La parte meno di massa, e non ha trattato con la sua tradizionale vena polemica, invece, la questione del risparmio tradito e il delicato argomento dei rimborsi per gli obbligazionisti truffati. Va tutto bene? Non c'è niente da eccepire o inibizione sinistra?