Economia
Starbucks, il fondatore Howard Schult lascia nel 2017.Medita carriera politica
Secondo gli osservatori, Howard Schultz sarà l'anti-Trump alle prossime Presidenziali Usa
Howard Schultz si appresta a lasciare la guida di Starbucks, quella che lui stesso ha reso la più grande catena di caffetterie al mondo con 25.000 negozi in 75 nazioni. Il mercato, colto di sorpresa dalla notizia, ha reagito vendendo il titolo nel dopo mercato l'1 dicembre: dopo essere arrivato a cedere il 6%, ha lasciato sul terreno il 3,5%.
L'annuncio è stato dato dall'azienda di Seattle (Stato di Washington) dopo la fine della seduta, terminata con il titolo in aumento dello 0,93% a 58,51 dollari. Considerato lo Steve Jobs di Starbucks, dal 3 aprile 2017 Schultz diventerà presidente esecutivo cedendo il suo incarico di Ceo a Kevin Johnson, dal marzo 2015 presidente e direttore operativo del gruppo nonchè membro del consiglio di amministrazione dell'azienda dal 2009. Schultz diventerà presidente esecutivo e manterrà la presidenza del Cda, dove il neo Ceo resterà.
La riorganizzazione del vertice aziendale ha una doppia valenza: politica e tecnologica. Formalmente Schultz si concentrera' sullo sviluppo di negozi di alta gamma a marchio Starbucks Reserve, il nome della linea di caffe premium. Come spiegato da lui stesso in una conference call con la stampa, l'intento e' "aprire almeno 20 Roasteries nel mondo, sei soltanto entro la fine del 2019. Allo stesso tempo si stanno creando le basi dei mille e piu' negozi Starbucks Reserve che apriranno nel mondo negli anni a venire". C'e' pero' chi insinua che il top manager stia accarezzando l'idea della presidenza Usa (da lui negata in passato).