Economia
Telepass scarica oneri sui clienti. L'altro business d'oro dei Benetton
Quando il monopolio diventa prepotenza...
Telepass, il gestore del sistema di riscossione automatica dei pedaggi che fa capo ad Atlantia (gruppo Benetton) e che in Italia agisce in situazione di monopolio non avendo concorrenti, non ha un sistema che consenta di aggiornare e modificare la carta di credito (o la banca) di appoggio a cui addebitare i pagamenti obbliga i suoi utenti. Risultato: ogni volta che una carta scade il malcapitato utente vede rescisso unilateralmente il contratto e deve restituire i dispositivi. Se vorrà potrà poi procedere ad accendere un nuovo contratto fornendo una nuova carta di credito (o un nuovo conto corrente) d’appoggio.

A denunciare una pratica che nel primo semestre dell’anno ha già colpito 5.700 utenti è Il Fatto Quotidiano, ma la vicenda per ora non scuote il titolo Atlantia, che a Piazza Affari guadagna circa l’1% a metà giornata, oscillando poco sopra i 24,8 euro per azione con poco meno di mezzo milione di pezzi passati di mano. Forse gli investitori ritengono la vicenda marginale, visto che in tutto sono oltre 6 milioni gli utenti di Telepass, con oltre 10 milioni di titoli di pagamento attivi, resta il fatto che i Benetton sembrano comportarsi con “incontendibile arroganza” e non si capisce il perché. In fondo rinunciare a installare un sistema che gestisca il cambio delle carte per risparmiare qualche milione di euro non è un atteggiamento da primo della classe, anzi. E nel caso di CartaSi, gestita da SI Holding i cui azionisti principali erano le maggiori banche italiane come Intesa Sanpaolo, Mps, Unicredit, Ubi Banca e Banca Carige, ma che fu poi acquisita da Icbpi nel 2009 per 150 milioni di euro, comporta che quando le carte giungono a scadenza all’utente Telepass non resta che sobbarcarsi i costi, anche in termini di tempo, per procedere al rinnovo del proprio contratto.
Certo, la colpa non è chiarissima, perché se CartaSi precisa: “Non entriamo nei meriti dei contratti sottoscritti da terzi”, è anche vero che Telepass anticipa il credito ai propri utenti (fino a 258,23 euro il pagamento avviene a fine trimestre, oltre tale limite l’addebito è effettuato a fine mese) e non prevede una maggiorazione dei costi di pedaggio, dando semmai diritto a una serie di sconti sia su carburanti e alcuni outlet, oltre che su singole tratte autostradali (per i pendolari è possibile ottenere uno sconto fino al 20% del pedaggio della tratta abituale).
(Segue...)