
Basta con questa Europa. I popoli non ne possono più e per fortuna si stanno svegliando. Il punto chiave è il superamento e la sostituzione in particolare del 'trattato costituzionale europeo'. E' la proposta di Giulio Tremonti, che è stato ospite in diretta web nella redazione di Affaritaliani.it per parlare a tutto campo dell'attualità politica ed economica internazionale partendo dal suo ultimo libro "Mundus Furiosus - Il riscatto degli Stati e la fine della lunga incertezza".
Gli ultimi 20 anni - spiega l'ex ministro dell'Economia - hanno visto un cambiamento epocale. Prima c'erano gli stati nazione, le monete nazionali e non c'era internet. Soprattutto non c'era ancora il dominio della finanza sulla vita della gente e non c'erano la globalizzazione e le grandi migrazioni.
Il passaggio chiave del cambiamento è stato - secondo Tremonti - la nascita nel 1994 a Marrakech del WTO, l'accordo sul commercio mondiale. Poi nel 2011 c'è stato l'ingresso dell'Asia e nel 2007 è iniziata la crisi. Durissimo il j'accuse sul mondo del potere, non solo politico: in pochi hanno letto un libro di storia per capire cosa è successo in passato. Quando è nato il WTO c'era una quota di persone in buona fede, una che si faceva i suoi interessi e una buona fetta di cretini. In particolare, Tremonti ricorda quando all'epoca molti esponenti della sinistra italiana andavano "nella City a inginocchiarsi davanti alla sala cambi".
C'è poi stata la Brexit. E' presto per dire come finirà ma - secondo l'ex numero uno di via XX Settembre - un referendum non può essere democratico quando l'esito fa piacere e demoniaco quando l'esito è opposto.
Questa Europa - secondo Tremonti - ci fa vivere nel terrore e a questa crisi ci sono tre soluzioni: andare avanti così, ma visto il voto dei popoli "non è un granché", tornare agli stati nazione, ma il mondo ormai viaggia su scala globale e non è difficile soverchiare uno stato nazione, oppure - e questa è la soluzione auspicata dall'ex ministro - una confederazione di stati europei che gestisca a livello comunitario difesa e sicurezza ma poi lasci ai singoli stati ciò che è di loro competenza. "Io firmerei per questa terza ipotesi".
Tremonti è comunque ottimista per la reazione dei popoli. "Ci sono forti spinte contro la globalizzazione e contro l'eccesso della finanza. E quando in un paese il 30-40% di chi vota lo fa in una certa direzione bisogna tenerne conto senza liquidare questo fenomeno come populismo".
I grillini, ad esempio, sono l'esempio di questo cambiamento. Il M5S è una forza che nasce proprio dalla reazione a questa situazione. Ma - conclude Tremonti nel suo ragionamento - l'Italia è un paese diverso dagli altri perché è duale, viste le differenze tra Nord e Sud.