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Economia
Usa, il mercato del lavoro si raffredda ma per la Fed è una buona notizia

Usa , il mercato del lavoro si raffredda ad aprile

Per la prima volta, dopo sette mesi, il potente mercato del lavoro ha mostrato un leggero rallentamento. Secondo il Bureau of Labor Statistics, sono stati creati nel mese di aprile "solo” 175.000 posti di lavoro, ma le previsioni ne indicavano ben 240000. Anche la disoccupazione è stata coerente con questo trend aumentando soltanto di un decimo a 3,9%. Un dato inimmaginabile in moltissime economie ma nell’economia ancora più forte del pianeta è un indicatore e un discreto segnale per la Fed. Infatti i consumi sempre alti e l’occupazione molto vivace hanno frenato le azioni della Banca centrale americana riguardo l’abbassamento dei tassi di interesse. Se questi due dati fossero confermati anche nel prossimo mese si potrebbe dire che gli alti tassi stanno rallentando i trend economici. Gli osservatori del mercato del lavoro nel paese sono due: uno per le imprese che indica i posti di lavoro non agricoli e il secondo focalizzato sulle famiglie. Non sempre i risultati sono identici.

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Usa, creati nell'anno quasi 3 milioni di posti di lavoro

Considerando , ad esempio, l’ultimo anno solare, secondo l’indagine degli imprenditori, i posti creati sono stati quasi 3 milioni mentre l’indagine rivolta alle famiglie ha rilevato quasi 100000 posti in meno. Ma in che settori, ad aprile, l’occupazione è aumentata? Sanità, welfare, trasporti e magazzinaggio. Ma in un anno di elezioni anche un dato mensile puo’ essere confortante per alcuni e meno per altri. Per Biden in particolare , che ha fatto della forza della sua  Bidenomics uno dei cavalli di battaglia contro il “bambino di sei anni” Trump, un mercato del lavoro un po’ freddo potrebbe essere una cattiva notizia. Ma il Presidente  ha invece detto che  “Con 175.000 nuovi posti di lavoro, la grande ripresa americana continua. Quando sono entrato in carica, ho ereditato un’economia sull’orlo del baratro, con la peggiore crisi economica dell’ultimo secolo. Aveva un piano per trasformare il nostro Paese e costruire la nostra economia dal centro verso l’esterno e dal basso verso l’alto. Ora stiamo vedendo quel piano in azione, con più di 15 milioni di posti di lavoro creati da quando sono entrato in carica, donne in età lavorativa impiegate a un ritmo record, salari che crescono più velocemente dei prezzi e disoccupazione inferiore al 4% per un record di 27 mesi consecutivi”.

Usa, i salari in crescita del 3,9% come media oraria

E potrebbe anche non avere torto guardando i salari, in crescita del 3,9% (media oraria) negli ultimi 12 mesi. Tutto in aumento ma con la spirale prezzi/salari sotto controllo. Notizie soddisfacenti per il Presidente della Fed che non ha perso l’occasione per dichiarare che “abbiamo il lusso di una forte crescita in un mercato del lavoro forte, di una disoccupazione molto bassa, di un’elevata creazione di posti di lavoro e tutto il resto, e possiamo essere pazienti e saremo prudenti e cauti nel prendere la decisione di tagliare i tassi”. In questa situazione la maggior parte degli analisti sono concordi nel prevedere uno o due tagli, ma adesso non li danno più scontati. Soltanto due mesi fa tutti erano pronti a scommettere su almeno tre tagli nell’anno. La preoccupazione per  gli americani è ancora una sola: che si blocchino i rialzi, come invece ha paventato la Consigliera della Massachusetts Bankers Association, Michelle Bowman. In ogni caso la più forte economia del mondo naviga a vista osservata con attenzione dal Vecchio Continente che invece stenta ancora a ripartire.

 

 

 

 

 

 

 






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