Veneto Banca, Anselmi valuta dimissioni. Rumors
Bancari, bagno di sangue nella fusione con la Popolare di Vicenza
Beniamino Anselmi, presidente di Veneto Banca indicato dal fondo Atlante, starebbe meditando di dimettersi. Lo scrive La Stampa spiegando come la decisione dimostrerebbe tutte le difficoltà del risanamento delle due popolari venete - l'altra e' Banca Popolare Vicenza - controllate dal fondo nato per mettere in sicurezza il sistema bancario. Le voci sul possibile passo indietro di Anselmi, arrivato a Montebelluna appena tre mesi fa, si sono rincorse per tutto il fine settimana e gia' oggi e' atteso un chiarimento della sua posizione.
Nelle intenzioni del banchiere ci sarebbe la volonta' di dimettersi da presidente ma di rimanere comunque nel consiglio. A far maturare la decisione di Anselmi sarebbe proprio la volonta' di procedere con la fusione tra Veneto Banca e Bpvi, con conseguenze drammatiche dal punto di vista occupazionale. Venerdi' scorso si è riunito il tavolo congiunto PopVicenza-Veneto Banca che deve analizzare la fattibilita' della fusione fra le due banche.
La parte piu' spinosa del progetto e' di natura eminentemente legale e consiste nell'assicurare che la banca che andra' a nascere dalla fusione sia quanto piu' possibile manlevata dalle richieste dei soci truffati delle due ex popolari venete. In sostanza si cerchera' di separare il destino della nuova banca dal petitum dei vecchi soci. Quello che si sta studiando precisa la fonte "e' una separazione che non comportera' una sterilizzazione dei diritti" dei vecchi soci.
Una messa in sicurezza definitiva della nuova banca rispetto alle richieste di risarcimento si avrebbe solo attraverso un passaggio concorsuale, eventualita' che evidentemente non viene nemmeno presa in considerazione da nessuno dei soggetti coinvolti. Da un punto di vista della riduzione delle filiali e degli organici si stanno facendo piu' ragionamenti. La sensazione e' che la percentuale di esuberi finora prevista dalla B.P.Vicenza, pari a 30% dell'attuale organico, possa essere all'incirca applicato alla nuova realta' con una chiusura, o cessione, di sportelli nell'ordine del 30% del totale.