Esteri

Baviera, ma quale risveglio verde dell'Ue. La Baviera si è spostata a destra

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Elezioni in Baviera, la verità sulle elezioni nel Land più ricco della Germania

Tutti esperti di Baviera i giornaloni italiani e i commentatori da salotto dei talk show. La gran cassa filo-mondialista legge i risultati nel Land più ricco della Germania per spiegarci che il sogno dell'Unione europea e dell'accoglienza senza se e senza ma dei migranti, molti dei quali sono clandestini e non profughi, è ancora viva grazie a quel 17,5% realizzato dai Verdi della carismatica 33enne Katharina Schulze. Peccato che i consensi arrivati ai Grünen siano esattamente quelli persi in cinque anni dalla moribonda socialdemocrazia ridotta ormai a partitino del 9,7%.

A tutto ciò va aggiunto il clamoroso flop della sinistra radicale, la Linke, che non entra in Parlamento e non va oltre il 3,2% (e questo dato conferma che all'Ovest la Linke non tira, salvo casi eccezionali, e che è ancora un partito in gran parte legato all'ex regime comunista della Ddr). I numeri parlano chiaro, anche se qualcuno non vuole leggerli in maniera corretta: il 64,1% degli elettori bavaresi ha votato per partiti di destra o di centrodestra, esattamente come avveniva 20 o 30 anni fa. Nulla è cambiato come collocazione politica.

La Csu del ministro dell'Interno Horst Seehofer (37,2%) ha certamente subito una netta flessione ma, come dimostrano le liti con Angela Merkel, rappresenta l'ala destra dei conservatori tedeschi e, non a caso, Matteo Salvini ha subito legato con il suo collega tedesco vicino alle posizioni di Orban e dell'Austria sul tema della gestione dei flussi migratori. Nessuno, almeno tra i commentatori italiani, ha spiegato che i Freie Wähler (11,6%) sono una lista civica nata da una scissione a destra della Csu che, quasi certamente, governeranno la Baviera per i prossimi cinque anni proprio con i Cristiano Sociali, spostando il Land sud-orientale della Germania ancora più a destra.

C'è poi il 10,2% della destra estrema dell'Afd che sicuramente non ha fatto nessun boom ma per la prima volta entra nel Parlamento regionale e supera il partito storico della sinistra, l'Spd. Infine c'è il 5,1% dei liberali dell'Fdp che si sono risollevati (stavano scomparendo) proprio con una svolta euro-scettica e rigorista nei confronti dell'immigrazione. Quello che è successo domenica in Baviera è una sconfitta dei partiti tradizionali, socialdemocratici e cristiano sociali alleati della Merkel, ma se si considerano le posizioni dei Freie Wähler e dell'Afd, che hanno eroso un 10% circa alla Csu, il Land più ricco della Germania si è spostato su posizioni più dure verso i migranti e verso l'Unione europea, nonostante il tanto sbandierato successo dei Verdi.