Esteri
Coronavirus, così Fosun aiuta l'Italia a combattere il virus
L'Italia ora guarda alla Cina per provare a risolvere la mancanza di mascherine e materiale sanitario utile a fronteggiare l'emergenza coronavirus. Da una parte c'è il governo Conte, che sta acquistando da Pechino un pacchetto di ventilatori polmonari. Dall'altra ci sono anche le iniziative di alcune aziende cinesi o legate alla Cina, attive sotto il profilo delle donazioni o dell'intermediazione tra domanda e offerta. E' il caso di Paref, gruppo francese di riferimento nel settore della gestione immobiliare, che fa parte di Fosun International, conglomerato cinese con sede a Shanghai.
"La salute è uno dei pilastri della strategia globale di Fosun", spiega ad Affaritaliani.it Antoine Castro, amministratore delegato di Paref, partner di Fosun Hive e componente del board di Fondazione Italia Cina. "Fosun ha diversi investimenti in Italia: Club Med, Wolford, Lanvin e indirettamente immobili come il The Medelan di piazza Cordusio a Milano, dove sono in corso lavori molto importanti con più di cento operai al giorno sul cantiere. E anche Paref è presente a Milano. Avendo già dovuto gestire questo dramma in Cina, Fosun è consapevole dei rischi che corrono i cittadini italiani. Dobbiamo proteggere lo staff e i clienti del nostro gruppo milanese. Da qui abbiamo pensato di provare ad aiutare tutta la città di Milano".
"Abbiamo già fatto una prima donazione di mascherine al Comune di Milano", spiega Castro. "Siamo in stretto contatto con la Regione Lombardia, la Protezione Civile per completare una seconda donazione, sempre di mascherine e tute protettive. Direttamente per chi è in prima linea, perché vogliamo sostenere e proteggere i medici e tutti coloro che devono gestire l'emergenza. La seconda attività che facciamo è quella di aiutare la Regione ad avere un accesso diretto a produttori cinesi per poter comprare quello di cui c'è bisogno: mascherine, gel, occhiali, respiratori. Insomma, creiamo un'interfaccia tra Italia e Cina per facilitare e velocizzare gli aiuti, svolgendo anche assistenza sotto il profilo delle certificazioni che rende idonea la produzione cinese per le norme europee".
Antoine Castro
"Non sono un medico e non mi sento di giudicare la gravità del COVID-19", dice Castro. "Ma mi sembra evidente che non si tratta di una semplice influenza. Da parte nostra cerchiamo di fare il massimo per aiutare mettendo insieme anche vari gruppi cinesi per cercare di coordinare gli aiuti verso l'Italia ma non solo. Fosun ha aiutato anche la Corea del Sud e il Giappone e credo che nelle prossime settimane accada anche per la Francia o altri paesi".
"Siamo consapevoli che non è un problema italiano, ma mondiale", conclude Castro. "L'Italia ha preso decisioni drastiche, anche a costo di penalizzare l'economia, mettendo giustamente al primo posto la salute dei cittadini italiani ed europei. Anche quei paesi che ancora non hanno preso misure per contenere l'emergenza dovranno farlo presto. Sono comunque convinto che l'Italia saprà presto uscire da questo difficile momento. Come ha detto ieri sera il premier Giuseppe Conte, rimaniamo distanti oggi per abbracciarci con più calore e per correre insieme più veloci domani. Ce la faremo".