Guerra hacker fra Usa-Russia. Gli States violano il Cremlino
Gli Stati Uniti temono un attacco via web in occasione delle Presidenziali americane. Mosca: "Cyber-terrorismo di Stato"
Gli hacker del Pentagono sono riusciti a penetrare i sistemi di comando del Cremlino, rendendoli vulnerabili ed esposti a possibili attacchi hacker se cio' dovesse essere ritenuto necessario dagli Usa, in particolare se si realizzasse la minaccia contro le elezioni presidenziali americane di martedi' prossimo. E' quanto emerge da alcuni documenti top secret dell'intelligence americana di cui la Nbc e' venuta in possesso. Violati anche la rete elettrica e quella delle telecomunicazioni della Russia.
Dalle carte emerge come gli Stati Uniti abbiano di fatto seminato 'malware' nascosti in parte delle strutture e infrastrutture critiche della Russia, cosi' come quest'ultima - accusano da settimane gli americani - hanno fatto con gli Usa. Gli esperti spiegano come di fatto si stiano preparando i campi di battaglia per un possibile cyberscontro che potrebbe avere tra le conseguenze principali anche l'interruzione delle reti internet. L'amministrazione Obama considererebbe quindi un attacco al voto da hacker come Guccifer 2.0 - considerati vicini all'intelligence russa - come un vero e proprio atto di guerra a cui rispondere.
La contro-mossa del Cremlino non si è fatta attendere, perché Mosca ha immediatamente chiesto agli Stati Uniti una spiegazione in merito alla notizia. "L'assenza di una reazione ufficiale da parte dell'Amministrazione implica che negli Stati Uniti esiste cyber terrorismo di Stato. Se vengono attuate le minacce di attacco di cui parlano oggi i media americani, Mosca potrebbe accusare formalmente Washington", ha affermato la portavoce del ministero degli esteri Maria Zakharova, in un intervento pubblicato sul sito del ministero.