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Esteri
Ue a due velocità. Il piano della Merkel: Italia con l'euro di serie B

Al termine del vertice di Malta dell'Ue sull'immigrazione la Cancelliera tedesca sgancia una vera e propria 'bomba' (politica ed economico-finanzia) sull'Europa e sulla moneta unica. "Il futuro dell'Unione europea potrebbe essere a differenti velocità", ha affermato Angela Merkel. I leader europei potrebbero impegnarsi in tal senso fin dal prossimo 25 marzo, quando si incontreranno a Roma per le celebrazioni del 60esimo anniversario del Trattato che ha istituito la Comunità. In quell'occasione i 27 Paesi della Ue tracceranno la tabella di marcia da seguire per il dopo Brexit. "Abbiamo imparato dalla storia degli ultimi anni - sostiene la Merkel  - che ci potrebbe essere un'Europa a differenti velocità e che non tutti parteciperanno ai vari passi dell'integrazione europea". "Ritengo - aggiunge la Cancelliera - che questo potrebbe essere incluso nella dichiarazione di Roma".

Di Unione "a differenti velocità" e della possibilità che questa opzione venisse inserita nella dichiarazione di Roma come piano per il futuro aveva già parlato il presidente francese François Hollande, il cui mandato scadrà a maggio: "Ma l'unità europea è essenziale", aveva sottolineato. Il capo dell'Eliseo aveva fatto riferimento in particolar modo ai Paesi dell'Est, lamentando il fatto che non rispettano gli impegni pur ricevendo sostanziosi sussidi da Bruxelles: "L'Europa non è una cassa da cui attingere. A Roma dovremo ribadire il principio che l'Unione è stata costruita per essere più forti insieme".

Le parole della Cancelliera ovviamente sono strettamente legate alla campagna elettorale per il rinnovo del Bundestag (settembre). L'ala bavarese dei cristiano-democratici, la Csu del falco Wolfgang Schäuble, ministro delle Finanze - preme affinché Berlino irrigidisca la propria posizione soprattutto nei confronti di quei paesi che non hanno i conti pubblici in ordine. Anche perché i conservatori tedeschi devono fronteggiare l'avanzara della destra trumpsta di Afd. E' chiaro che l'Italia è una di quelle nazioni che nell'ipotesi di un'Unione a differenti velocità resterebbe in serie B, almeno secondo i progetti della Cancelleria di Berlino.

Il punto chiave dell'Ue a "velocità differenti" - spiegano fonti politiche vicine alla Csu di Monaco - sarebbero l'euro e la gestione della politica monetaria. La Germania è stanca di tassi di interesse praticamente a zero e del QE di Mario Draghi che serve agli occhi dei tedeschi solo ai paesi più in difficoltà. Dalla Bundesbank alla associazione delle imprese, in Germania si moltiplicano gli attacchi alla Bce e l'annuncio della Merkel cela il progetto non nuovo di varare un euro di serie A (Germania, Francia e paesi del Nord Europa) e un euro di serie B (Italia e paesi del Mediterraneo). In questo ci sarebbero due banche centrali differenti e i tedeschi potrebbero avere tassi di interesse più alti rispetto a quelli attuali.

Per molti osservatori, però, questo piano potrebbe portare presto alla fine della stessa Unione europea. Sarebbe certamente un ritorno indietro rispetto al processo di integrazione iniziato negli Anni Ottanta. Ma anche questa è una delle conseguenze della Brexit e della vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti.

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