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Peste suina trovata nelle salcicce: contaminato 1/4 dei prodotti etnici

Peste suina nelle salcicce

Il mese scorso ha suscitato scalpore il rinvenimento del virus della peste suina africana (PSA) in una partita di salsicce in un negozio etnico di Udine e in prodotti a base di carne presso un magazzino di una ditta cinese a Bologna. Come spiega il sito Il Fatto alimentare, un episodio simile è stato scoperto anche in provincia di Padova. Questi casi isolati hanno poi portato a un'indagine più ampia.

I controlli sono iniziati quando nel dicembre del 2023 il Dipartimento di prevenzione dell’ASL di Napoli ha segnalato il ritrovamento di prodotti alimentari etnici di origine animale importati illegalmente in Italia, durante i controlli sulla filiera della carne suina. Le analisi condotte dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche (IZSUM) hanno rilevato la presenza del virus della peste suina in questi prodotti. Di conseguenza, il 28 dicembre 2023, il Ministero della Salute ha ordinato un piano straordinario di controlli nazionali presso negozi ed esercizi che potrebbero commercializzare prodotti etnici non autorizzati. I controlli sono stati condotti dai veterinari delle ASL e dai comandi dei NAS locali.

Dei 300 campioni esaminati, ben 81 sono risultati positivi al DNA del virus della peste suina africana, rilevato tramite PCR. Tuttavia, è importante notare che i test per l'isolamento del virus in un campione rappresentativo non hanno rivelato la sua vitalità, probabilmente a causa dei trattamenti termici subiti dagli alimenti. Non c'è quindi un collegamento diretto tra questi prodotti e i focolai di peste suina africana tra i cinghiali selvatici in Italia.

Alcuni prodotti, apparentemente di origine cinese, avevano spesso etichette scorrette o addirittura false. I controlli hanno rilevato, infatti, la presenza di carne in prodotti etichettati come vegani o a base vegetale, che in realtà contenevano maiale, manzo e pollo. Per esempio, durante un controllo in una rosticceria in Veneto, sono state rinvenute delle salsiccette molto popolari nella comunità cinese (vedi foto sopra), che erano state etichettate come vegane, ma che in realtà contenevano carne di maiale. Anche queste positive al virus.

In sostanza, sebbene sia stato trovato il DNA del virus in una parte significativa dei campioni testati, i trattamenti termici probabilmente hanno eliminato la sua capacità di diffusione dell'infezione. Tuttavia, è essenziale mantenere elevati standard di controllo e prevenzione per evitare potenziali rischi per la salute pubblica e per la sicurezza alimentare.





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