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Zaia:"Il tiramisù è veneto, punto". Padovani nega: "Origine friulana"
Zaia contro Padovani: infuria la diatriba sull'origine del famoso dolce tiramisu
Infuria la diatriba sulle origini del Tiramisù, il dolce italiano più conosciuto al mondo: Veneto come afferma il presidente della regione Luca Zaia o friulano come scrivono Clara e Gigi Padovani nel loro ultimo libro?
Gigi Padovani è pronto al confronto pubblico e dice ad Affaritaliani.it: "Ho avuto poche ore fa la disponibilità di Palazzo dei Trecento a Treviso e sto preparando il tiramisù, rigorosamente friulano, da consegnare a Luca Zaia"
Torniamo un passo indietro e ricostruiamo la vicenda.
Luca Zaia, governatore del Veneto, aveva lasciato lo stile polemico per lasciar parlare i fatti, ma sulla paternità del "Tiramisù" è tornato a sfoderare la sciabola senza risparmiare colpi a Clara e Gigi padovani, autori del libro che contiene lo scoop: il tiramisù è originario del Friuli Venezia Giulia.
Attacca Zaia: “Sulla paternità del Tiramisù possono anche scrivere che l’hanno inventato in Bulgaria, ma la realtà storica, documentata e certificata persino con un atto notarile è scolpita nella pietra: lo ha inventato Ada Campeol, con l’aiuto del cuoco Paolo ‘Loli’ Linguanotto, alle Beccherie di Treviso, in quella culla della gastronomia tipica che si chiama Veneto. Se altri hanno copiato la ricetta hanno fatto bene perché è il dolce più buono e genuino del mondo, ma sempre copiato hanno”.
E rincara: “Non è la prima volta che si tenta di ‘scippare’ a Treviso questa eccellenza – aggiunge il Governatore – e non sarà l’ultima, il che deve colmare d’orgoglio il Veneto, la Città di Treviso, la famiglia Campeol. In tutti i settori il meglio viene ‘clonato’, dalla Ferrari, ai grandi vini, alle grandi firme della moda. Evidentemente è’ grande anche il ‘marchio’ Tiramisù che siamo pronti a difendere con la forza della storia, delle testimonianze passate e presenti, di un atto notarile depositato dall’Accademia della Cucina, del sentire popolare”.
E infine lancia l'appello: “invito tutti, nessuno escluso, compresi esperti e studiosi di culinaria di tutto il mondo a venire a Treviso e ad ascoltare dalla viva voce dei testimoni e verificare dagli atti notarili, qual è la vera storia di questo straordinario dolce”.
Clara e Gigi Padovani, autori del libro “Tiramisù” pubblicato da Giunti Editore, replicano al Governatore del Veneto Luca Zaia: le ricette originali del dolce italiano più amato al mondo sono quattro, due venete e due friulane.
"La realtà storica del tiramisù è scolpita su carta, non su pietra, nel nostro libro” affermano i due gastronomi. “Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia interviene a difendere la trevigianità del tiramisù senza aver purtroppo potuto leggere letto il nostro saggio - frutto di due anni di ricerche storiche"
“Siamo stati a Treviso, in Friuli Venezia Giulia, nel Lodigiano, a Venezia e a Roma per scoprirne le vere radici. Nel nostro libro per la prima volta sono pubblicati i documenti che indicano con prove scritte datate che le prime ricette di un dolce chiamato prima 'tirime su' dal cuoco Mario Cosolo del ristorante Al Vetturino a Pieris di San Canzian D'Isonzo (Go) nel 1950 e poi di un altro chiamato "tirimi su" e "dolce tirami su" dalla cuoca Norma Pielli di Tolmezzo (Ud) del ristorante Albergo Roma nel 1959. Esiste anche un menù dell'Accademia Italiana della Cucina di Udine con le date 1963 e 1965. Nel volume sono pubblicate per la prima volta 4 ricette originali del Tiramisù, due friulane e due venete. E si ricorda che la ricetta di Linguanotto delle Beccherie di Treviso è la prima a essere codificata su un libro del 1983.”
Gli autori raccolgono poi l'invito di Zaia e dicono:
“Se i presidenti Zaia e Serracchiani lo desiderano siamo pronti a partecipare a un pubblico confronto, con tutti i documenti. Come affermiamo nell’introduzione al libro: 'noi italiani siamo così; mentre futilmente continuiamo a litigare sulla paternità di un’idea geniale, questa – senza che ce ne accorgiamo – supera i confini nazionali e diventa patrimonio dell’umanità. “