25 novembre 2016 - 18:33
Food Wine & Co., industria sempre più legata a turismo
Roma, 25 nov. (Labitalia) - L’enogastronomia è un’industria sempre più legata al turismo, con un approccio esperienziale che porta i consumatori a vivere il cibo ed il luogo in cui viene prodotto, ancora prima di degustarlo. Se n’è parlato nel corso di Food Wine & Co., il seminario di formazione dedicato all’approfondimento dell’industria del Food&Wine, organizzato dal Master in Economia e Gestione della Comunicazione e dei Media dell’università di Roma Tor Vergata, presso gli Studios di Cinecittà, in partnership con Viaggi del Gusto, Cinecittà Studios e con il patrocinio Ferpi-Federazione Relazioni Pubbliche Italiana.La due giorni, ideata da Simonetta Pattuglia e Paola Cambria, ha analizzato da molteplici punti di vista il Food&Wine, settore di eccellenza per cui l’Italia è conosciuta in tutto il mondo, strategico per l’economia del Paese.“Si tratta -ha spiegato Simonetta Pattuglia, direttore del master in Economia e gestione della comunicazione e dei media- di un’industria composta da oltre 80 mila imprese, con un peso sull’economia del paese di oltre il 13%. Mercato che dimostra un crescente potenziale di sviluppo, se accompagnato da attente strategie comunicative e di marketing”.Dello stesso avviso anche Lamberto Mancini, direttore generale Touring Club Italia, per cui “il turismo enogastronomico si presta ad essere sviluppato nel nostro Paese e rappresenta un driver di primaria importanza per lo sviluppo strategico dei prossimi anni”.Sugli eventi di settore e l’importanza di fare rete tra tutti gli attori coinvolti per creare un vero evento culturale insieme al cibo si è soffermata Francesca Rocchi Barbaria, vice-presidente, Slow Food Italia -Salone del Gusto di Torino, raccontando l’esperienza del Salone del Gusto diffuso in città. Un approfondimento sul brand Italia e sull’organizzazione dei grandi eventi istituzionali e non, è quello portato da Claudia Golinelli, vice-presidente, Ega Worldwide congresses&events.Con Paola Cambria, giornalista e sommelier, direttore comunicazione e immagine Cia-Agricoltori Italiani, ci si è soffermati sulla struttura della buona filiera anche se “non sempre il km0 è sinonimo di qualità”. Si è parlato delle nuove tendenze di approccio al cibo, che raccontano un’industria che riceve sempre più attenzione da parte dei consumatori, utenti digitali che desiderano vivere il prodotto e l’azienda. Del ruolo dei comunicatori e del marketing di prodotto, analizzando eccellenti casi marketing dell’industria vitivinicola, case history di prodotti territoriali e di grandi marchi.