Libri & Editori

Intervista a Elisabetta Sgarbi: “Ripartire dalla cultura”

Chiara Giacobelli

Elisabetta Sgarbi intervistata da Affari Italiani: le nuove uscite de La Tartaruga, la Fondazione e l’importanza della cultura

Intervista a Elisabetta Sgarbi: “Ripartire dalla cultura”

Elisabetta Sgarbi intervistata da Affari Italiani: le nuove uscite de La Tartaruga, la Fondazione e l’importanza della cultura

Il Coronavirus ci porterà via anche la cultura, mettendo in ginocchio i settori dell’arte, dell’editoria, del cinema? Elisabetta Sgarbi è convinta di no, anzi: potrebbe essere un’occasione per cambiare qualcosa e magari cominciare a discutere in maniera seria di temi fondamentali, dalla sanità alla ricerca, dalla scuola all’economia.

Direttrice del gruppo editoriale La Nave di Teseo, Elisabetta Sgarbi non ha soltanto una lunga esperienza in fatto di libri, ma è ferratissima in tutto ciò che concerne il mondo culturale ed artistico. Ha ideato La Milanesiana, che dirige da oltre vent’anni, produce lavori cinematografici presentati nei più importanti festival del mondo ed è Presidente della Fondazione Elisabetta Sgarbi, attraverso la quale promuove l’arte e la lettura, anche grazie all’organizzazione di incontri e mostre. Vincitrice di svariati premi importanti per il suo impegno nel mondo culturale, è senza dubbio la persona più adatta a cui chiedere consigli letterari, oltre a idee e opinioni su cosa ci porterà in eredità questo terribile momento. L’abbiamo intervistata in concomitanza con l’uscita in libreria dei nuovi titoli editi da La Tartaruga.

“La Tartaruga è una casa editrice che nasce, nella visione iniziale di Laura Lepetit, per pubblicare voci femminili o femministe. Ora questo tema - caldo negli anni Settanta - ha ripreso vigore, e anzi una maggiore attualità letteraria. È recente la querelle sull’assenza di figure femminili nei programmi obbligatori per le docenze. Per una serie di motivi, alcune scrittrici hanno perso la possibilità di diventare classici e sono entrate nell’oblio. Pensi a Fausta Cialente. Oltre alla riscoperta di alcune di queste voci, c’è anche l’apertura al contemporaneo e alle testimonianze del mondo femminile per come si presenta oggi”.

Le ultime uscite in libreria vanno dal romanzo storico al noir passando per le storie vere, con autori italiani e stranieri. Vuole citare qualche titolo?

“Con La Tartaruga abbiamo pubblicato un importante romanzo di Karine Tuil, “L’incoscienza”. Il suo libro successivo, “Les choses humaines”, è stato uno dei romanzi più importanti del 2019, Premio Goncourt dei Licei: uscirà a settembre con La Nave di Teseo. In questo caso La Tartaruga è stata lungimirante per aver intercettato un’autrice così valida. Inoltre, stiamo ripubblicando una straordinaria scrittrice italiana, Fausta Cialente: un’autrice apolide, tra Alessandria d’Egitto e Trieste. Abbiamo dato alle stampe anche il libro di Chanel Miller, “Io ho un nome”, conosciuta come Emily Doe; la Miller ha suscitato clamore in tutto il mondo con una lettera indirizzata all’uomo che l’ha aggredita sessualmente, Brock Turner. Ho fatto un’eccezione, uno scrittore uomo, con Henry Farrell. Il suo romanzo, “Una splendida figliola come me”, ci è parso perfetto per La Tartaruga. Da questo libro Truffaut ha tratto l’omonimo film”.

Melusine. La favorita del re” e “Memorie del conte di Gramont” sono entrambi di taglio storico. Perché avete scelto proprio questi titoli?

“Memorie del conte di Gramont” sono un classico tradotto da una scrittrice molto letteraria come Fausta Garavini, peraltro traduttrice degli “Essais” di Montaigne, che continuano a fare scuola. Sibyl von der Schulenburg ha costruito il bellissimo ritratto di una donna e di una baronessa che fece dell’indipendenza e della libertà il suo stile di vita, volendo incontrare Leibniz e innamorandosi del re. Peraltro, la protagonista è un’antenata dell’autrice”.

Il gruppo editoriale La Nave di Teseo, di cui fa parte anche La Tartaruga, è una sua creazione. Ci vuole raccontare cosa l’ha spinta a fondarlo?

“Quando la RCS volle vendere le case editrici di proprietà alla Mondadori, cercammo di convincerla a non procedere su questa strada, ma non ci riuscimmo. Così, con Umberto Eco e altri amici editori e autori decidemmo di sottrarci a questa tendenza alle concentrazioni editoriali, fondando una casa editrice indipendente”.

La Fondazione Elisabetta Sgarbi si occupa di promuovere l’arte e la cultura. Ce ne vuole parlare?

“La Fondazione nasce nel 2008 dalla mia necessità di raccogliere quanto avevo fatto e stavo facendo, pensando a quando non ci sarei più stata. Poi la Fondazione ha allargato i suoi orizzonti, diventando promotrice di mostre e della Milanesiana, il Festival nato a Milano 21 anni fa. Ora, per esempio, sto sostenendo un gruppo musicale straordinario, gli “Extraliscio. Punk da balera”, che riprende la tradizione del liscio proiettandola nel futuro. Il 13 marzo escono con il loro singolo “Merendine blu”. Promuovere scrittori, pittori, mostre, musicisti per me è come respirare. Certamente è importante, ma non potrei non farlo”.

Un’ultima domanda relativa alla situazione difficile che l’Italia sta vivendo: i settori del turismo e della cultura saranno forse quelli più colpiti, specialmente in riferimento a mostre, musei, eventi, manifestazioni. Ritiene che si avranno conseguenze a lungo termine?

“Certamente non sarà facile riprendere la normalità. Ma soprattutto vorrei che non si tornasse alla normalità che avevamo prima: vorrei che questa tragedia che stiamo vivendo ci insegnasse che non abbiamo tempo per discutere di falsi problemi, di banalità, di scontrarci tra buoni e cattivi, indiani e cowboy tanto per farlo. Il tempo è poco e dobbiamo utilizzarlo per parlare di cose serie: la sanità, la ricerca, la cultura, la scuola, gli investimenti economici. Ora sembra banale, ma quanto sarebbe stato utile investire qualche miliardo di euro sulla preparazione di vaccini contro virus provenienti dal mondo animale? Non è che non lo sapessimo. C’è un’ampia letteratura su questo. Un simile cambiamento è quindi ciò che auspico”.

 

Per maggiori informazioni: www.lanavediteseo.eu.

 

#IoRestoALeggere, Iniziativa per la lettura e per uscire dall'isolamento

In questi giorni difficili La nave di Teseo e Baldini+Castoldi lanciano con i loro autori l'iniziativa #IoRestoALeggere per non uscire da casa, per condividere con quante più persone il piacere della lettura e il desiderio di rimanere connessi con il mondo della letteratura, per ricordarci ancora una volta che i libri costruiscono ponti e legami che vanno al di là dei limiti fisici di una stanza. Perché, oggi più che mai, i libri sono inclusione e partecipazione. Elisabetta Sgarbi, Direttore generale della Nave di Teseo e di Baldini+Castoldi: "Abbiamo chiesto ai nostri autori di registrare una clip in cui leggono un brano da un proprio libro. Giorno dopo giorno li renderemo disponibili attraverso i nostri canali social. Ci piacerebbe che ciascuno da casa facesse lo stesso: postasse un video mentre legge un libro per lui importante." Abbiamo dunque pensato a pillole di lettura per continuare a viaggiare, per esplorare altri mondi, per vivere infinite vite, anche restando sul proprio divano di casa.Inoltre, daremmo a tutti la possibilità di scaricare dal nostro sito, gratuitamente, il romanzo Amore colpevole di Sofja Tolstaja.Da oggi sui canali social delle case editrici #IoRestoALeggere, perché leggendo non siamo mai soli.