Libri & Editori

Una spiaggia troppo bianca, di Stefania Divertito, Enne Enne Editore

di Alessandra Peluso

Stupisce ed entusiasma la volontà determinata e coscienziosa di Stefania Divertito: una giornalista d'inchiesta specializzata in tematiche ambientali. E per attrarre l'attenzione, anziché andare in televisione, l'autrice scrive un libro e sceglie la scrittura per smuovere le coscienze.
"Una spiaggia troppo bianca" tratta una delle questioni ambientali imperanti oggigiorno quale è l'inquinamento e interessa ogni singolo componente che abita la Terra. È un ospite l'uomo e dovrebbe tutelare e proteggere l'ambiente in cui vive; mentre, quotidianamente logora ogni sua parte. Ecco allora che Stefania Divertito lancia un allarme, il pericolo incombe: numerose morti per tumore, dovute - nel caso di Napoli, all'amianto abbandonato per le strade, - e invita a reagire, è necessario far qualcosa. E dunque, l'autrice oltre a segnalare la gravità dell'inquinamento ambientale anche nella sua professione di giornalista, scrive una storia, perché possa arrivare in ogni dove, senza limiti di spazio o di tempo.      
"Una spiaggia troppo bianca" è un eco-thriller che appassionerà tutti, anche i ragazzi. Ambientato in una delle periferie di Napoli, nella quale la protagonista Gemma Ranieri ha vissuto per lungo tempo, dopo essersi trasferita a Milano per inseguire il sogno di giornalista. Tanti i protagonisti come Vincenza detta Vic, Virginia, Diego, in un clima rovente non solo per il sole, ma per la povertà che questi giovani vivevano ogni giorno, degrado, criminalità spesso sottaciuta.
È una storia appassionante. Penetrano le parole, i dialoghi sono come lame; non si è al cospetto di un semplice racconto, o un romanzo dal genere thriller appunto, ma è molto di più. A tal proposito, Erri De Luca afferma: "Stefania Divertito fa restauro di coscienza civile della nostra sbracata identità di popolo".
Sbracata sì, e forse peggio sbrandellate sia la coscienza civile, sia l'idea di identità. Non si percepiscono queste necessarie caratteristiche nel cittadino italiano, forse offuscate dagli smog, e allora ben vengano scritture come quella della giovane Divertito che non si propone di accusare, ma di attrarre l'attenzione su tematiche ambientali che riguardano l'intero Paese. Infondono entusiasmo e coraggio, sia Gemma Ranieri sia Stefania Divertito che nonostante le tante difficoltà affrontate, dimostrano come tutto ancora sia possibile, basta volerlo.        
Si legge allora: "Ricordare o meno certi eventi non dipende dall'età: la memoria si forma come una cellula, si innesta nel sistema nervoso, diventa materia viva, collegamento, terminazione tra te e il resto della tua vita. Prima, non c'è quasi nulla, una visione sbiadita, un particolare, un profumo; dopo segna la nascita della consapevolezza, marchia ogni singola esperienza, ogni apprendimento, ogni scelta" (p. 186). "Una spiaggia troppo bianca" di Stefania Divertito non rimarrà solo un ricordo, ma è immagine viva di ogni singola parte di noi, di ciascun lettore che si accinge a riflettere sulle questioni ambientali e sul modo in cui trascuriamo e maltrattiamo il nostro habitat, ma anche su come si possa fare tanto assieme con i sentimenti dell'amore e dell'amicizia.