Alla scoperta della startup padovana Thron e la "content intelligence"
Nel 2016 Forrester l’ha inserita fra le 20 migliori Dam (Digital Asset Management) del mondo. Stiamo parlando di THRON, start up padovana, che ha creato un DAM che permette di misurare, tramite intelligenza artificiale, l’efficacia di un contenuto digitale , permettendo ai marketer di sfruttare a pieno le sue potenzialità e indirizzarle verso il target giusto. Sembra complicato detto così, ma parlando con Nicola Meneghello, CEO e cofounder insieme a Dario De Agostini di questa bella realtà tutta italiana, la cosa diventa sicuramente più comprensibile. Innanzitutto, infatti, occorre spiegare che cosa è un DAM. “Un DAM, o Digital Asset Management, è il software che permette alle aziende di archiviare, catalogare e organizzare tutti i propri contenuti. Che siano video, immagini, documenti, audio, a qualsiasi tipo di file viene assicurata sicurezza, si evitano problemi di duplicazione e compatibilità e i file sono accessibili in qualunque momento da qualunque posto”. E sulla consapevolezza che in questo campo ci fosse un vuoto da riempire, i due amici padovani, dopo una partita di calcetto, hanno pensato di creare un software che contribuisse a controllare e misurare i contenuti digitali per dare massima visibilità agli stessi e di conseguenza al brand dell’azienda che li produce.
“La nostra società- spiega Meneghello - riesce a misurare le performance omnicanali dei contenuti. Comprende come quest’ultimi influenzano i processi di conversione e quali risultati danno. Caratteristiche, queste, fondamentali per i reparti di Digital Marketing, che possono capire quale contenuto ha funzionato meglio”. Il termine THRON deriva dal tedesco e significa “trono”, per indicare la posizione privilegiata che dovrebbe permettere appunto ai professionisti del marketing di controllare tutti i contenuti prodotti con una precisione assoluta grazie al software da loro creato. “Ma il nostro tool ovviamente contribuisce anche a creare una stretta relazione fra il brand e la sua potenziale audience, per questo migliora notevolmente anche la customer experience. Noi agevoliamo il lavoro del marketer, ma in un certo senso anche del cliente”, spiega il CEO. Il successo della società è dimostrato sia dal crescente numero dei clienti, fra cui spiccano giganti come Valentino, Canon, Carrefour, Whirlpool, Lastminute, GlaxoSmithKline, RTL 102.5, Eataly, Furla, sia dall’interesse mostrato, di recente, da parte di colossi del web, come Oracle e Microsoft. Queste due realtà, infatti, sembrabi mostrare interesse alla Content Intelligenc, per permettere ai propri clienti di sfruttare i dati raccolti dal DAM intelligente anche all'interno delle loro suite come database, crm, marketing automation.
Ma Meneghello sembra non volersi certo fermare, dopo avere faticosamente costruito la sua realtà, senza eccessivi aiuti da parte di investitori esterni, e da qualche mese ha dato vita ad un network di aziende ed imprese impegnate proprio nel campo dei contenuti digitali legati alla AI. “Content intelligence.net vuole essere la prima community nata per mettere l’Intelligenza Artificiale al servizio dei contenuti digitali, per renderli “intelligenti” e migliorare di conseguenza la relazione tra brand e consumatori grazie alla condivisione di esperienze, conoscenze e competenze. Dopo tre mesi questo nostro progetto sta già riscontrando grande successo sia fra i nostri clienti sia fra i nostri partner, che possono condividere opinioni, progetti ed esperienze in una sorta di social dei contenuti digitali “intelligenti”.
Tutti posso partecipare a contentintelligence.net per pubblicare contributi e idee, sempre ovviamente seguende alcune linee guide impartite dal network. “Un approccio data driven è considerato dalla maggior parte delle aziende un traguardo, ma sono pochi gli strumenti che permettono di raggiungerlo. Secondo una recente analisi di Forrester, il 73% delle aziende vorrebbe implementare questa strategia, ma solo il 29% riesce ad azionare i dati che raccolgono. ContentIntelligence.net è il luogo in cui imparare a raccogliere e monetizzare i dati generati dalla visualizzazione dei contenuti fruiti dalle persone sui canali digitali grazie al confronto e alla condivisione tra tutti i suoi membri. Il team editoriale è composto da esperti del mondo del content marketing e del digitale, che contribuiscono a questo canale editoriale condividendo esperienze e best practices. Vogliamo creare un network che ispiri e incoraggi le aziende a conoscere i benefici della Content Intelligence e formare la nuova generazione di Content Intelligence Manager, una figura che sarà sempre più rilevante nella definizione delle brand strategy”.