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Ascolti Tv Auditel: è ufficiale, la gente si è rotta dei talk show politici
Crollo di Piazza Pulita e di Dritto e Rovescio, doppiati da Tv8, che si accompagna a quello di DiMartedì e Cartabianca
Gli ascolti Tv e i dati Auditel di giovedì 14 marzo vedono il disastro più totale per quanto riguarda i talk show politici e i programmi di approfondimento di prima serata. Se Rai2 con Popolo Sovrano convince soltanto 604.000 spettatori pari al 2.9% di share, a Rete4 con Dritto e Rovescio (ospite Silvio Berlusconi) non va molto meglio con i suoi 589.000 spettatori e il 3.2% di share, mentre La7 con PiazzaPulita deve accontentarsi di 896.000 spettatori con un magro share del 4.9%. A Tv8 è bastato l’incontro di Europa League Inter-Eintracht Frankfurt per doppiare tutti quanti con l’8.9% e 2.266.000 spettatori, quando invece gli altri tre concorrenti su reti ben più seguite e viste hanno stentato a raggiungere il milione di spettatori in prima serata.
Una catastrofe assoluta che prescinde dal calcio. La scorsa settimana, come avevamo fatto notare (clicca qui per leggere), DiMartedì condotto da Giovanni Floris su La7 e CartaBianca amministrato da Bianca Berlinguer su Rai3 avevano piegato la testa contro il non esattamente temibile assalto delle telenovelas su Rete4, e tre giorni fa si è ripetuta la stessa musica con il crollo vertiginoso dei due programmi (clicca qui per leggere). Certo, su Sky giocava la Juventus, ma tant'è.
Quali sono le cause di questi tracolli dei talk show politici di prima serata? Il fatto che ormai la gente è stufa degli stessi dibattiti portati avanti dagli stessi ospiti negli stessi salotti presieduti dagli stessi conduttori? Lo strapotere dei social network che danno l'illusione di interagire più direttamente con gli esponenti istituzionali rispetto all'algida lontananza della Tv? L'idiosincrasia crescente dei telespettatori per "l'aria fritta che tira" negli studi di tali programmi messa in circolo dalla consueta decina di ospiti prezzolati?
Forse un mix di tutti questi elementi. Sta di fatto che è sempre più palese l'insofferenza del pubblico verso questo genere di trasmissioni in prime time, e di conseguenza la loro sempre più tangibile irrilevanza nella formazione della pubblica opinione. Se può scegliere, anziché vedere i soliti prezzemolini e prezzemoloni Giannini, Damilano, Severgnini, Fornero, Mieli, Franco, Monti e compagnia cantante l'utente televisivo si butta sul calcio o sugli amori e sugli intrighi dei drammoni sudamericani. Anche questa è una spia emblematica che dovrebbe far riflettere tutti quanti.