Il Fatto Quotidiano investe nella cucina: 250 mila euro per Foodscovery
Editoriale Il Fatto investe in Foodscovery: la piattaforma web e mobile per conoscere e acquistare i prodotti icona della gastronomia italiana direttamente dai laboratori e produttori artigianali del territorio come panifici, pasticcerie, macellerie, caseifici. L’investimento in questa startup innovativa rientra nella strategia dell’editore de Il Fatto Quotidiano che ha l’obiettivo di diversificare e integrare il business tradizionale e il proprio piano industriale, il cui focus, naturalmente, resta sempre sui contenuti editoriali.
L’e-commerce di Foodscovery rappresenta un servizio a valore aggiunto per coloro che potranno approfondire i prodotti gastronomici d’eccellenza di tutte le regioni italiane, leggendone le caratteristiche, le storie e i protagonisti su www.ilfattoquotidiano.it, avendo poi la possibilità di acquistarli direttamente su www.foodscovery.com Editoriale Il Fatto ha investito attualmente 250.000 Euro in Foodscovery, acquisendone una quota di circa il 7%, con la facoltà di salire fino al 12% in relazione al raggiungimento di target concordati e fino al 20 % con un accordo di media for equity.
Ma perché una società editoriale punta su e-commerce e food? “L’acquisizione delle quote in Foodscovery - afferma Cinzia Monteverdi, Amministratore Delegato di Editoriale Il Fatto - risponde ad un Piano Industriale specifico che guarda al futuro e che nelle società editoriali di oggi deve obbligatoriamente puntare alla diversificazione. Al tempo stesso può essere però valorizzazione del tradizionale core business. Foodscovery rappresenta infatti un progetto di e-commerce nel food con un importante sviluppo di internazionalizzazione al quale si affiancherà anche un progetto di contenuti editoriali collegati”.
Foodscovery è stata fondata nel 2014 con un investimento di 500.000 euro da parte di FI.R.A. – Finanziaria Regionale Abruzzese – che gestisce il Fondo Starthope, Fondo di seed capital destinato a investimenti in startup che abbiano sede in Abruzzo. Foodscovery è stata la seconda operazione conclusa da FI.R.A. che ha investito tra il 2014 e il 2015 quasi 14 milioni di Euro in 22 startup, con il coinvolgimento di business angel e investitori istituzionali. Oggi, oltre a Editoriale Il Fatto, hanno partecipato alla sottoscrizione dell’aumento di capitale in Foodscovery: Digital Magics, business incubator quotato su AIM Italia di Borsa Italiana (simbolo: DM), che detiene il 3% della startup e che potrà salire fino al 5,4% in base agli obiettivi raggiunti; Finanziaria Regionale Abruzzese (FI.R.A.), che ha investito in questo nuovo round 300.000 Euro e che ha il 29,6% di Foodscovery, e due importanti business angel Claudio Di Zanni (2,6%) e Rosario Didonna (0,8%).
I Fondatori di Foodscovery – Fabio Di Gioia e Mario Sorbo – detengono il 41% delle quote della società. Fra i soci della startup anche il gruppo editoriale tedesco Axel Springer. Grazie a questa operazione Foodscovery consoliderà il proprio posizionamento sul mercato italiano, lanciando una nuova versione del sito e ampliando il numero di produttori. Rafforzerà inoltre il team, composto da 12 dipendenti, con l’ingresso di 5 nuove figure professionali: designer, commerciale, amministrativo/business analyst, SEM specialist, SEO specialist. Foodscovery punterà sull’internazionalizzazione con il lancio della piattaforma inizialmente sul mercato UK, portando la gastronomia Made in Italy in Europa. Il modello di business di Foodscovery si basa sull’innovazione a sostegno delle piccole economie locali, con la creazione e lo sviluppo di un sistema automatizzato di ritiro e consegna in 24/48 ore, che permette di ricevere e gustare oltre 1.500 prelibatezze presenti in catalogo.