Medicina

Coronavirus, Burioni lancia l'allarme: "Con mortalità del 3%, è catastrofe"

Burioni afferma che se il tasso di mortalità del Coronavirus sarà del 3% l'epidemia potrebbe essere catastrofica. Il vaccino? Ci vorrà ancora tempo

Coronavirus: il virologo Burioni afferma che se il tasso di mortalità del virus cinese sarà del 3% sarà catastrofe. Site e Istituto Superiore di Sanità comunque minimizzano - Salute e benessere

Il Coronavirus fa paura, anche se diverse organizzazioni che si occupano di limitare il contagio invitano a non creare allarmismi. Nel frattempo l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha aumentato da "basso" a "elevato" il rischio di pandemia globale e anche il numero di morti, soprattutto in Cina, non smette di salire. Anche il virologo Roberto Burioni, famoso per le sue battaglie contro gli anti vaccinisti, lancia l'allarme.

Coronavirus, Burioni: "Il vaccino? Non arriverà a breve" - Salute e benessere

"Spero di sbagliarmi ma non credo che il vaccino contro il coronavirus possa essere pronto entro un anno o comunque molti mesi.  - ha detto Burioni durante il programma "Genetica Oggi" su Radio Cusano Campus - Ho la sensazione che questa epidemia dovremo affrontarla con quello che abbiamo. Non abbiamo farmaci, non abbiamo vaccini, ma abbiamo la possibilità di fare diagnosi e noi in Europa dobbiamo mettere tutto il nostro impegno nell'ostacolare la diffusione".

Coronavirus, Burioni: "Numeri poco reali dalla Cina, se il tasso di mortalità è del 3% sarà catastrofe" - Salute e benessere

"Il virus in Italia non c'è, quello che bisogna fare è non andare in Cina o in altre zone in cui il virus è presente e verificare le persone che tornano dai luoghi contaminati", afferma Burioni. Il virologo ritiene poi che i 6.000 casi accertati di cui si è parlato non siano reali. "Questo è un numero che non sta né in cielo né in terra. Come minimo ci va un altro zero, come minimo. - ha continuato - Dalla Cina non arrivano purtroppo dati attendibili. La mortalità del 3%, come detto da alcuni, sarebbe una mortalità altissima. Se una malattia ha il 3% di mortalità ed è molto diffusa è una catastrofe, non è poco, noi speriamo sia molto di meno. La Spagnola nel 1918 ha avuto una mortalità fra il 2 e il 3% Spero sia più bassa alla luce di tanti casi non diagnosticati e che sfuggono al controllo cinese".

Coronavirus, Burioni: "Psicosi da ristorante cinese è immotivata" - Salute e benessere

Per quanto riguarda il crollo delle presenze nei ristoranti cinesi per paura del contagio da Coronavirus: "È necessario ribadire che la situazione merita tutta la nostra attenzione e non deve essere sottovalutata, però non ha nessun senso in questo momento evitare i cinesi, i ristoranti cinesi o i quartieri cinesi in Italia. L'unica cosa che deve essere evitata sono i viaggi in direzione della Cina, o in altre zone a rischio", ha scritto il virologo sul suo sito Medical Facts.

Coronavirus come difendersi, Burioni: "Servono maggiori controlli" - Salute e benessere

Come evitare che l'epidemia di Coronavirus si espanda in Italia? "Non andando in Cina e controllando chi arriva dalla Cina. Tutto questo con una maggiore intensità rispetto a prima", risponde Burioni. "E' imperativo fare in modo di abbassare il più possibile il tasso di riproduzione del virus che, dalle stime attuali, sembra attestarsi intorno al 2,6 per cento. Questo significa che un paziente contagia mediamente 2,6 persone".

Coronavirus, Site e Iss: "Evitare allarmismi" - Salute e benessere

Gli esperti della Società Italiana di Terapia Antinfettiva (Site) e dell'Istituto Superiore di Sanità sembra comunque smentire le paure di Burioni. Entrambi gli enti confermano che il Coronavirus ha prodotto più contagi rispetto alla Sars nel 2003. A quest'ultima erano legati 5327 casi confermati in 9 mesi contro i 5974 del Coronavirus. I morti erano stati 132. I ricercatori affermano però che il tasso di mortalità è inferiore.

Coronavirus, Site e Iss: "Tasso di mortalità inferiore a quello di Sars e Mers" - Salute e benessere

Comparando i dati dell'ettuale virus cinese con quelli della Sars nel 2003 e della Sindrome respiratoria mediorientale (Mers) si scopre che la prima ha provocato tra il 2013 e il 2019 il numero di 813 decessi su 8.400 casi, con un tasso di moralità di circa il 10%. La Mers invece ha colpito 2.500 soggetti provocando la morte in 858 di loro (30% di tasso di mortalità). Il tasso di mortalità del Coronavirus 2019 n-cov sulla base delle informazioni dei media e del governo cinese supererebbe invece di poco il 2%. La classica polmonite a livello di pericolosità sarebbe superiore al virus cinese, anche se il contagio si espande molto velocemente.

Coronavirus: "Influenza e polmonite batterica hanno una diffusione maggiore" - Salute e benessere

"Stiamo assistendo a numeri limitati, con sporadici casi di trasmissione interumana al di fuori dalla Cina, soprattutto se li paragoniamo all'epidemia di un qualsiasi virus influenzale nel nostro paese, con milioni di casi da dicembre ad oggi - ha spiegato a La Repubblica Matteo Bassetti, professore ordinario di Malattie infettive e direttore della clinica Malattie infettive, Ospedale San Martino di Genova, presidente della Sita - oppure se consideriamo l'impatto delle polmoniti che curiamo nei nostri ospedali. È opportuno ricordare che la polmonite batterica, prima causa di morte per malattie infettive nei paesi occidentali, provoca ogni anno 11.000 decessi solo in italia e che nel nostro paese ogni anno circa 5.000 persone muoiono a causa di complicanze respiratorie da influenza".

Coronavirus: "Livello di mortalità poco superiore all'influenza, il problema è l'assenza di un vaccino" - Salute e benessere

"Il tasso di mortalità è irrilevante se consideriamo la popolazione cinese e su quello di letalità restano grossi dubbi. Non possiamo fare calcoli in questo momento per quanto riguarda i morti registrati ufficiali sul totale dei casi registrati ufficiali, perchè mentre i morti sono un dato quasi attendibile, per i casi non è così: quelli registrati sono solo i più gravi e rischieremmo di sovrastimare la letalità o di sottostimarla - ha affermato sempre a La Repubblica Gianni Rezza, direttore del Dipartimento Malattie infettive dell'Istituto superiore sanità -  Probabilmente non siamo ai livelli di letalità della Sars, forse qualcosa di leggermente maggiore dell'influenza. I morti sono perlopiù anziani o affetti da malattie croniche, la differenza è che per l'influenza abbiamo un vaccino, mentre per questo no".

Coronavirus sintomi:  come riconoscere la malattia- Salute e benessere

Gli esperti affermano che i sintomi più comune del Coronavirus sono frebbe alta, stanchezza, tosse secca e difficoltà respiratorie che in alcuni casi possono sfociare in gravi polmoniti. Il tempo di incubazione si attesta sui 14 giorni. In Italia si registrano possibili casi di infezione su nave da crociera ferma al porto di Civitavecchia ma gli esperti assicurano che il nostro Paese è prontp a limitare la diffusione del virus cinese grazie ai suoi reparti dedicati, dotati di stanze a pressione negativa per isolare i potenziali soggetti affetti da Coronavirus, e laboratori di virologia e microbiologia all'avanguardia per lo screening dei pazienti.

Virus cinese in Italia: "La situazione in Italia è sotto controllo" - Salute e benessere

"Il sistema sanitario per la gestione delle malattie infettive è pronto, rodato e maturo - conclude Bassetti- il messaggio per la popolazione è quello di stare tranquilli perchè al momento non esiste alcun motivo per agitarsi. La situazione va vigilata attentamente ed è bene tenere alta la guardia sugli eventuali casi sospetti provenienti dalle aree epidemiche, ma non bisogna creare allarmismi. Non andare più al ristorante cinese per la paura infondata che questo virus si trasmetta attraverso il cibo o rinunciare a un viaggio in un luogo non considerato a rischio sono comportamenti a mio parere eccessivi. Il rischio vero è quello di dare troppa enfasi a qualcosa che in realtà è molto lontano da noi e poco o per nulla pericoloso, sottovalutando problemi veri e tangibili come l'epidemia influenzale, che non è ancora del tutto passata e rappresenta, questa sì, un vero pericolo per le categorie a rischio".

Coronavirus: la situazione all'estero - Salute e benessere

La Cina per limitare l'epidemia ha chiuso scuole e università oltre a sospendere le principali manifestazioni sportive come il campionato di calcio. Diverse compagnia aeree hanno sospeso i voli diretti verso il Paese del Dragone mentre la Russia ha blindato i confini terrestri. Il Coronavirus ha avuto un effetto negativo anche sulle Borse asiatiche, che hanno chiuso in calo.