Medicina

La Melannurca Campana Igp contro il colesterolo plasmatico

La Melannurca Campana Igp da sola riduce sensibilmente il colesterolo plasmatico

Di Eduardo Cagnazzi

La Melannurca Campana Igp da sola riduce sensibilmente il colesterolo plasmatico. Non è solo, come è già noto, altamente nutritiva per l’alto contenuto di vitamine B1, B2, PP e C, ricca di fibre per l’eccezionale rapporto acidi/zuccheri, ma adesso si scopre cha anche maggiore efficacia nell’inibire l’assorbimento intestinale del colesterolo. E’ il risultato di uno studio clinico, pubblicato qualche settimana fa su un’importante rivista internazionale, condotto su 250 persone sane scelte a caso, di età compresa tra 31 e 81 anni per gli uomini e 30-83 per le donne, con lieve ipercolesterolemia e con un indice di massa corporea (BMI) di 18-30 kg/m al quadrato.

Lo dichiara ad Affaritaliani.it il direttore del Dipartimento di Farmacia della Federico II di Napoli, Ettore Novellino. Lo studio monocentrico, condotto dal team del professore Gian Carlo Tenore della stessa facoltà, rileva che dopo solo due mesi di somministrazione mirata sull’uomo, la melannurca campana Igp è in grado di ripristinare il corretto profilo colesterolemico plasmatico in maniera più efficace rispetto a tutte le altre cultivar presenti sul mercato, in particolare le mele del Trentino Alto Adige.

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Consumando regolarmente due di queste mele al giorno, evidenzia lo studio, si determina infatti una significativa riduzione media sia dei livelli di colesterolo totale TC (-8.3%) che del “cattivo” LDL (-14.6%).  E, cosa molto più importante, si incrementano i valori medi di colesterolo “buono” HDL di ben il 15.2%, in quanto ricco di procianidine, polifenoli che nella cultivar campana risultano in media dalle due alle quattro volte più elevati rispetto alle coltivazioni del Trentino. Vale a dire le Red Delicious, Granny Smith, Fuji e Golden.

Per meglio evidenziare i risultati dovuti al consumo di mele nella propria dieta, a tutti i volontari sottoposti al test, spiega Novellino, era stato chiesto di non variare le abitudini alimentari per tutta la durata dello studio. “Oltre al valore nutrizionale, al maggiore contenuto di antiossidanti ed ai rimedi farmaceutici sugli effetti sui livelli delle HDL, la melannurca campana Igp - sottolinea Novellino- possiede anche proprietà salutistiche tali da farne un alimento funzionale, in grado di contribuire ad una buona capacità di prevenzione del rischio cardiovascolare. Inoltre, in prospettiva, il trial clinico apre sia la possibilità di un riposizionamento della Melannurca Campana Igp nel mercato ortofrutticolo che ne valorizzi le specifiche proprietà, sia tutta una serie di prodotti di trasformazione, che potranno fare da volano alle aziende produttrici e trasformatrici”. Proprio la Federico II in questi giorni, in collaborazione con un’azienda farmaceutica di Trani, ha curato la produzione di un integratore alimentare in capsule a base di estratto polifenolico (procianidine 315 mg e florizina 10 mg di Melannurca campana Igp per il colesterolo e 220 mg di procianidine e 3,5 mg per la cura contro la caduta dei capelli), in attesa di andare su un più ampio mercato. Una conferma di come questo frutto sia buono per tutte le stagioni della vita.