A- A+
Medicina
Sanità allo sbando, Mantovani: "L'Italia non diventi un Paese per ricchi"
Alberto Mantovani (Humanitas)

Sanità pubblica, la lettera degli scienziati al governo e i numeri horror

Il governo Meloni non può più ignorare un problema che ogni anno si ingigantisce sempre di più, quello relativo alla Sanità pubblica sempre più allo sbando. La lettera aperta scritta da 14 scienziati di fama mondiale costringe l'esecutivo ad un intervento. Il premio Nobel Giorgio Parisi ha detto subito, convintamente, di sì. Poi sono arrivate le firme degli altri.

"Avremmo potuto raccogliere moltissime adesioni, a centinaia, ma abbiamo preferito contenere i tempi e rendere pubblico il nostro pensiero più rapidamente possibile perché sono temi urgenti", spiega a Repubblica Ottavio Davini, radiologo già direttore sanitario delle Molinette, che ha steso la prima versione dell’appello intitolato "Non possiamo fare a meno del servizio sanitario pubblico". In 14 hanno deciso di sottoscrivere la pagina di sintesi e le quattro di argomentazione estesa, con tanto di note. Tra i nomi (molti dei quali lavorano per realtà private) ci sono anche quelli dell’ematologo del Bambin Gesù Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, e Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Humanitas di Milano.

LEGGI ANCHE: Più soldi alla sanità pubblica, da Parisi a Locatelli: appello della scienza

Quest'ultimo parla molto chiaro. "Voglio continuare - dice Mantovani a Repubblica - a vivere in un paese in cui una persona, se si ammala, debba preoccuparsi solo di guarire. Non di quanto costa la sua cura, o di cosa fare quando scade l’assicurazione". Al ministro della Salute vorrei dire: consentici di continuare a fare miracoli. Chiediamo solo più risorse, meno sprechi e burocrazia. Tutti hanno diritto a curarsi, l’Italia non diventi un Paese per ricchi".

"Le principali preoccupazioni - prosegue Mantovani a Repubblica - riguardano le differenze di efficienza del sistema sanitario tra Nord e Sud e la scarsa adesione agli screening dei tumori, soprattutto nelle regioni meridionali. Ai programmi di prevenzione mammografici risponde solo il 40% delle donne al Sud e oltre il 70% in Lombardia. Vediamo poi aumentare i bambini in sovrappeso e che non praticano sport. Un buon sistema sanitario non si occupa solo di curare le malattie, ma anche di prevenirle. E l’Italia oggi riesce a farlo molto meno. Questa è per noi una ragione d’angoscia, una delle principali che ci ha spinto a firmare l’appello per un sistema sanitario che è malato, ma non certo moribondo. E che ha tutte le possibilità di essere salvato".





in evidenza
Elodie-Annalisa co-conduttrici: Sanremo 2025 sarà stellare

I piani della Rai

Elodie-Annalisa co-conduttrici: Sanremo 2025 sarà stellare


in vetrina
Fantastico #Vannacci!. #Pd nasconditi: la foto di Storace impazza sui social

Fantastico #Vannacci!. #Pd nasconditi: la foto di Storace impazza sui social


motori
Nissan X-Trail, arriva la nuova versione N-Treck

Nissan X-Trail, arriva la nuova versione N-Treck

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.