A2A

A2A, approvata la relazione finanziaria del primo semestre 2017

A2A, utile netto ordinario in forte crescita, pari a 252 milioni di euro, margine operativo lordo a 649 milioni di euro

Si è riunito oggi il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. che, sotto la presidenza di Giovanni Valotti, ha esaminato e approvato la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2017.

Come spiega una nota del gruppo, lo scenario del primo semestre 2017 è stato caratterizzato da elevate quotazioni dell’energia elettrica e del gas, sebbene in leggera riduzione rispetto a quanto osservato nel primo trimestre; il PUN Base Load pari a 51,2 €/MWh, è salito del 38% rispetto ai 37,0 €/MWh del primo semestre 2016 ed il prezzo medio del gas al PSV è stato pari a 19,3 €/MWh, in aumento del 32% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Tali livelli di prezzo nel mercato all’ingrosso italiano sono legati sia al fermo di numerose centrali nucleari francesi durante i primi mesi dell’anno e alle temperature particolarmente rigide registrate principalmente nel mese di gennaio, sia all’eccezionale ondata di caldo che ha investito la penisola italiana nel corso del mese di giugno. Gli spread, sia sui CCGT che sulle produzioni a carbone, si sono ampliati.

Le scarsa piovosità di fine 2016 e dei primi sei mesi del 2017 ha invece influito molto negativamente sulle produzioni idroelettriche (sia in Italia che in Montenegro) ridottesi di quasi il 40%. La termicità è stata sostanzialmente allineata al primo semestre del 2016.

Il primo semestre dell’anno si è chiuso con risultati economico-finanziari molto soddisfacenti, migliori rispetto alle attese del Gruppo.

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA), pari a 649 milioni di euro (+5,7%), oltre al contributo delle società di nuova acquisizione del 2016, ha beneficiato della forte crescita organica registrata in tutte le BU e, in particolare, nelle BU Generazione, Ambiente, Reti e Calore. Ancora più sostenuta la crescita del Margine Operativo Lordo al netto delle componenti non ricorrenti, salito del 13% da 534 milioni di euro al 30 giugno 2016 a 604 milioni di euro al 30 giugno 2017. L’Utile Netto di pertinenza del Gruppo nei primi sei mesi del 2017 ha raggiunto 157 milioni di euro (254 milioni di euro al 30 giugno 2016).


L’Utile Netto di pertinenza del Gruppo del primo semestre 2017 è stato significativamente influenzato dagli effetti conseguenti l’esercizio, in data 1° luglio 2017, della PUT Option sull’intera quota del capitale sociale detenuta da A2A S.p.A. nella società montenegrina EPCG (41,75%). Il valore della PUT Option è di 250 milioni di euro; la cessione avverrà in più fasi, ovvero in sette quote equivalenti per ciascuno dei successivi sette anni a partire dal mese di maggio 2018, previo pagamento da parte del Governo del Montenegro del relativo corrispettivo ad ogni scadenza. Come evidenziato nel comunicato stampa diffuso da A2A S.p.A. in data 25 luglio 2017, la partecipazione azionaria in EPCG è stata oggetto di un provvedimento di sequestro cautelare in connessione al già noto procedimento relativo ai servizi infragruppo resi da A2A alla medesima EPCG tra il 2010 e il 2012. Dal provvedimento cautelare si è altresì avuta evidenza che il procedimento in questione è stato esteso anche ad A2A S.p.A.. A2A S.p.A. impugnerà giudizialmente, nei termini previsti (ovvero entro il 2 agosto 2017), nelle forme e nelle sedi previste dall’ordinamento locale, tale provvedimento al fine di ottenerne la revoca entro la data definita per l’incasso della prima rata, fissata per il 1° maggio 2018. Al 30 giugno 2017 EPCG è ancora consolidata integralmente in A2A. Per effetto dell’esercizio della PUT Option, la partecipazione in EPCG è stata riqualificata da investimento in continuità ad investimento disponibile alla vendita con conseguente variazione del criterio di valutazione. A2A ha valutato le attività e passività di EPCG, in accordo con il principio IAS 36 al minore tra il valore di carico e il loro fair value, così come desumibile dal corrispettivo conseguente all’esercizio della PUT Option. La nuova valutazione ha determinato una svalutazione complessiva di 95 milioni di euro corrispondenti, per 60 milioni di euro all’adeguamento del valore degli asset al valore della PUT Option (pari a 250 milioni di euro) e per 35 milioni di euro agli effetti dell’attualizzazione delle sette rate equivalenti annuali di cessione e incasso.

La contrazione dell’Utile Netto di pertinenza del Gruppo del primo semestre 2017, pari a 97 milioni di
euro (-38%), è quindi principalmente attribuibile a due poste straordinarie (una positiva del 2016 e una
negativa del 2017):

• la contabilizzazione nel primo trimestre dell’anno 2016 di una plusvalenza non monetaria pari
a 52 milioni di euro in relazione alla scissione parziale non proporzionale di Edipower con
efficacia dal 1° gennaio 2016 a favore di Cellina Energy;

• la svalutazione per complessivi 95 milioni di euro degli asset di EPCG registrata nel primo
semestre del 2017.


Al lordo dei due effetti straordinari sopra menzionati l’Utile Netto “Ordinario”, risulterebbe quindi in
crescita di 40 milioni di euro,
dai 212 milioni di euro al 30 giugno 2016 ai 252 milioni di euro al 30
giugno 2017.

Nel corso del periodo la generazione di cassa netta è risultata positiva e pari a 89 milioni di euro, dopo
investimenti per 171 milioni di euro. La Posizione Finanziaria Netta al 30 giugno 2017 si è pertanto
attestata a 3.047 milioni di euro (3.136 milioni di euro a fine 2016).

Nel primo semestre del 2017, i Ricavi del Gruppo A2A, sono risultati pari a 2.918 milioni di euro, in aumento di 595 milioni di euro rispetto ai primi sei mesi dell’anno precedente (+25,6%). Al netto del contributo del gruppo LGH (circa il 50% della variazione), l’incremento dei ricavi è prevalentemente riconducibile all’aumento dei ricavi di vendita di energia elettrica e gas sui mercati all’ingrosso. Alla crescita dei ricavi del Gruppo ha contribuito inoltre, l’aumento dei prezzi spot sui mercati IPEX registrato nel primo semestre 2017 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il Margine Operativo Lordo si è attestato a 649 milioni di euro, in crescita di 35 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2016 (+6%). Il Margine Operativo Lordo prima delle componenti non ricorrenti (pari a 80 milioni di euro nel primo semestre 2016 e scese a 45 milioni di euro nel primo semestre 2017) è cresciuto di 70 milioni di euro (+13%). Al netto del contributo fornito dall’ampliamento del perimetro dovuto al consolidamento del gruppo LGH, nonché delle altre 6 società minori acquisite nel 2016 (contributo complessivo pari a 50 milioni di euro) un importante apporto è stato fornito dalle Business Unit Generazione e Trading, Ambiente, Reti e Calore che hanno registrato significativi incrementi di redditività operativa. Molto debole, invece, la performance della Business Unit Estero (EPCG), fortemente penalizzata dalla scarsa
idraulicità e dal contestuale alto livello dei prezzi dell’energia importata per far fronte al deficit di produzione domestica.

Il Risultato Operativo Netto, pari a 369 milioni di euro, nonostante l’incremento derivante dal margine operativo lordo, risulta in diminuzione di 11 milioni euro rispetto ai primi sei mesi del 2016 (380 milioni di euro) principalmente a seguito della svalutazione sopra menzionata pari a 60 milioni di euro necessaria per adeguare al fair value il valore degli asset di EPCG. Gli ammortamenti del periodo hanno registrato un incremento di 11 milioni di euro, derivante principalmente dal consolidamento del gruppo LGH, compensato dai minori ammortamenti conseguenti alle svalutazioni degli impianti di Monfalcone, Gissi e Piacenza effettuate al 31 dicembre 2016. Gli accantonamenti a fondi rischi, invece, nel periodo hanno registrato una riduzione di circa 25 milioni di euro rispetto ai primi sei mesi del 2016.

L’Utile Netto di pertinenza del Gruppo nei primi sei mesi del 2017 ha raggiunto 157 milioni di euro (254 milioni di euro al 30 giugno 2016) in contrazione di 97 milioni di euro per i motivi precedentemente esposti.