Milano

"Clic": presentato a Milano il primo "selfie film". FOTO

Presentato all'Anteo di Milano "Clic", primo "selfie film" che vuole segnare la riscossa degli "in-influencer"

"Clic": presentato a Milano il primo "selfie film"

“Clic – 10 giorni guidato dal vento” è realtà: annunciato all’inizio del 2018 come il primo progetto di movie sharing, ossia un film realizzato senza budget economici, contratti, mezzi e strumenti, con la partecipazione di un gruppo di volontari animati solamente dal desiderio di trasmettere qualcosa di nuovo in un modo nuovo, è stato presentato al cinema Anteo come proposta alternativa alla moda degli “influencer” e, spiegano i promotori, sfida alla comunicazione di tipo trash, ai cinepanettoni, al gossip e agli stessi strumenti social che, per paradosso di sceneggiatura, sono l’asse portante della trama di “Clic” (www.filmclic.it). Prodotto dall’associazione Amore con il Mondo, con un cast di soli otto attori e colonna sonora royaltyfree, ”Clic” è un “selfie-film” della durata di 87 minuti, interamente girato in Danimarca lungo le coste dello Jutland.

“E’ un concept innovativo, un film sperimentale e come tale non possiamo sapere se il nostro messaggio sarà ricevuto”, ha spiegato il regista Paolo Goglio, già autore di format televisivi e docu-film, al termine della prima proiezione, organizzata grazie al supporto della Extravega Architectural Design, prima azienda a credere nel progetto di Goglio. “Abbiamo invitato gli addetti ai lavori - produttori, distributori, giornalisti, attori e operatori - per unire le forze e tentare la distribuzione nazionale e in seguito quella televisiva. Con una casa di produzione allineata con le nostre tecniche di comunicazione potremo sicuramente dare vita a nuovi film, documentari e serie tv”, ha aggiunto Goglio.

Foto Goglio 1
 

Il film narra le vicende di uno youtuber poco “influente”, che documenta con una serie di vlog un viaggio di 10 giorni in cui la visione social della vita si capovolge e si rivela in tutta la sua drammatica distorsione: “come uscire da questo sistema dove tutto viene condiviso, valutato e calcolato a seconda di quanti followers hai, di quanti likes ricevi e di quante condivisioni ottieni? Forse… è già troppo tardi! Io stesso sono un In-Influencer, ossia uno di quegli indomabili sognatori che non influenza nessuno. Non ho nessun potere di persuasione perché la mia pagina è vista da una quarantina di persone e i likes che ricevono i miei post sono sempre al massimo 4-5 dalle stesse amicizie”.

Il progetto nasce dalla mission dell’associazione Amore con il Mondo, il cui scopo è dar vita a iniziative in ambito culturale e sociale per sviluppare metodologie indirizzate al miglioramento della condizione psicologica, emotiva e spirituale, con particolare attenzione agli anziani, al mondo della disabilità psichica e fisica, alle persone sole e all'isolamento sociale. “Qui non si tratta di avere un popolo di followers ma di essere autentici, liberi e sinceri, puri e disinteressati. Non c’è confronto, gli In-Influencer sono in tutto e per tutto la nuova tendenza, la nuova moda, così trendy, così smart, così poco innovativi da esserlo più che mai”.







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