Ventun persone sono state arrestate questa mattina all’alba dai carabinieri del Comando Provinciale di Milano, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Monza e indagate a vario titolo per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, turbativa d’asta e riciclaggio. L’indagine, coordinata dalla Procura di Monza e denominata “Smile”, ha ricostruito l’operato di un gruppo imprenditoriale accusato di aver corrotto funzionari delle gare di appalto pubbliche lombarde, bandite da diverse Aziende Ospedaliere per la gestione esterna di servizi odontoiatrici, riuscendo ad aggiudicarsele. Nel corso delle indagini sono stati ricostruiti episodi corruttivi nei confronti di 10 soggetti investiti di funzioni pubbliche, condizionamenti nell’aggiudicazione e nello svolgimento di appalti indetti da Aziende Ospedaliere della Lombardia, nonché analoghe ingerenze nelle procedure di contrattazione con importanti strutture sanitarie private accreditate con il Sistema Sanitario Nazionale.
ARRESTATO RIZZI, BRACCIO DESTRO DI MARONI - Tra i dodici arrestati figura Fabio Rizzi, braccio destro di Roberto Maroni, autore della riforma lombarda della Sanità. Il Governatore ha convocato l'unità di crisi. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, tra gli arrestati ci sarebbe anche una imprenditrice di primo piano del mondo dell’odontoiatria e un alto dirigente di un ospedale lombardo.
AMBROSOLI: "RIZZI, IL FATTO PIU' GRAVO DEGLI ULTIMI TRE ANNI" - Tra i primi a commentare l'operazione Smile, il consigliere regionale di Patto Civico Umberto Ambrosoli: “E’ con vera amarezza che devo ribadire un concetto che, per quanto ripetuto, non ha avuto in Consiglio i riscontri e l’attenzione che meritava. E’ da anni che diciamo che la sanità lombarda va messa in sicurezza rispetto alle aggressioni del malaffare e di una pratica corruttiva sempre estesa. Che sia oggi coinvolto proprio il presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale della Lombardia è un fatto di gravità forse maggiore anche rispetto agli episodi degli ultimi tre anni. Fabio Rizzi ha avuto infatti per mesi e mesi il ruolo di coordinatore di quella riforma infinita, il famoso ‘libro bianco’ di Maroni, che non riusciva mai ad arrivare a compimento per i continui mercanteggiamenti interni alla maggioranza. E solo la battaglia ostruzionistica dell’opposizione permise al Sistema Sanitario Regionale di vedere sbloccata una riforma necessaria da anni".
"Nel frattempo - prosegue Ambrosoli -, l’assessore titolare della sanità veniva arrestato e portato a San Vittore con gravi accuse di commistione di interessi. Ed oggi, sembra sempre per lo stesso sostanziale motivo, viene coinvolto anche il presidente della Commissione. Per episodi corruttivi riferiti a condizionamenti nell’aggiudicazione e nello svolgimento di appalti indetti da aziende ospedaliere della Lombardia. Ingerenze nelle procedure di contrattazione con importanti strutture sanitarie private accreditate con il sistema sanitario nazionale, che avrebbero consentito a un gruppo imprenditoriale di turbare in proprio favore l’aggiudicazione di una serie di appalti pubblici - banditi da diverse aziende ospedaliere per la gestione, in outsourcing, di servizi odontoiatrici - corrompendo i funzionari preposti alla gestione delle gare. E’ necessario che almeno oggi –tardivamente!- la risposta della maggioranza non si fermi come di consueto a dichiarazioni di frainteso garantismo, perché non è così che si tutela l’eccellenza della sanità lombarda. Così semplicemente si offende, una offesa reiterata e inaccettabile, il merito di quanti si dedicano onestamente alla loro missione sanitaria, il lavoro del personale che cerca nonostante tutto di mantenere alto il nome della Lombardia. La responsabilità che attiene alla politica impone di mettere in sicurezza senza indugi il servizio sanitario della nostra regione”.