A- A+
Milano
Corruzione al Comune di Milano, tre nuovi arresti per tangenti: le carte

Corruzione al Comune di Milano, tre nuovi arresti per tangenti

La Guardia di finanza di Milano ha eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due dirigenti e un funzionario del Comune di Milano, accusati di corruzione e tangenti su alcune gare d'appalto bandite da Palazzo Marino - scrive la Procura della Repubblica in una nota - "a favore del Consorzio Milanese scarl e delle imprese sue associate". Gli arrestati sono i dirigenti Armando Lotumolo e Virgilio Innocenti, e il funzionario di posizione organizzativa Massimiliano Ascione.

Le ordinanze, disposte dal Gip Alfonsa Maria Ferraro, sono collegate all'inchiesta che già nel 2015 aveva messo in imbarazzo il Comune di Milano. Sia Lotumolo sia Innocenzi erano già stati coinvolti nelle indagini negli anni passati, riferite a fatti avvenuti tra il 2005 e il 2012.

Su disposizione del gip Alfonsa Maria Ferraro sono finiti in carcere, come si legge in un comunicato firmato dal procuratore Francesco Greco, Massimiliano Ascione "in qualita' di titolare Posizione Organizzativa del Comune di Milano", accusato di concussione, Stanislao Virgilio Innocenti, "in qualita' di dirigente del Comune di Milano", accusato di corruzione, e Armando Lotumolo, anche lui "in qualita' di dirigente" dell' amministrazione comunale e indagato per corruzione.

Si tratta della seconda tranche di un'inchiesta che nel settembre del 2015 aveva portato all'arresto di Giuseppe Amoroso e Angelo Russo, entrambi appartenenti all'epoca "all'Ufficio settore manutenzione del Comune di Milano", di Luigi Mario Grillone, fino al 2011 "direttore del Settore tecnico Scuole e Strutture sociali" e "dipendente di City Life spa", e Marco Volpi, titolare della 'Professione Edilizia Srl'. Nell'ambito dell'indagine erano stati anche sequestrati trentadue lingotti d'oro, quasi 520mila euro in contanti, 19 orologi di pregio e oltre 120 monili e oggetti d'oro. Dalla nuova tranche d'indagine sono emersi "diversi casi di corruzione" e risultano indagate anche due societa'

L'ORDINANZA: "CORRUTTELE CONTINUANO A GOVERNARE GLI APPALTI IN COMUNE" - Nell'ordinanza di custodia cautelare a carico del funzionario comunale Massimiliano Ascione, accusato di avere intascato tangenti per pilotare appalti, il gip Alfonsa Maria Ferraro fa riferimento a un "contesto di numerose ed endemiche corruttele che governano e verosimilmente continuano a governare l'assegnazione degli appalti all'interno del Comune di Milano". "Gli elementi indiziari acquisiti - spiega - evidenziano, infatti, un sistema nel quale ogni dipendente pubblico, titolare di un ruolo che attribuisce un potere, strumentalizza la funzione pubblica a interessi personali con modalita' che variano a seconda delle situazioni". 

NELL'INCHIESTA ANCHE IL BANDO PER LA SICUREZZA DELLE SCUOLE - C'e' anche il bando per l'ottenimento dei certificati, che attestano le condizioni di sicurezza degli edifici scolastici milanesi, al centro dell'inchiesta, che ha portato all'arresto di 2 dirigenti e un funzionario del Comune di Milano. "Il bando 'Interventi per l'ottenimento del certificato di idoneita'  statica presso gli edifici scolastici del Comune di Milano - scrive il gip nell'ordinanza di custodia cautelare a carico dei dirigenti Stanislao Virginio Innocenti e Armando Lotumolo - e' stato oggetto di una vera e propria 'pianificazione' a tavolino tra gli imprenditori interessati e i dirigenti comunali".

"TU PRENDI IL TUO, IO PRENDO IL MIO..." - Una pianificazione che emergerebbe da una conversazione telefonica del 23 febbraio 2012 (all'epoca il sindaco era Giuliano Pisapia) riportata dal gio Maria Alfonsa Ferraro. "Guarda, a me interessa...sono 5 lotti, a me interessa prendere il mio, tu prendi il tuo - dice uno degli imprenditori interessati - Fenini prende il suo e gli altri poi vediamo". "Eh vabbe', vediamo un attimo - ribatte un altro - Vediamo, se son rose fioriranno...".

I SOLDI CONSEGNATI NEGLI UFFICI COMUNALI - Sarebbero avvenute anche negli uffici del Comune di Milano, le consegne di presunte tangenti per truccare appalti nel settore dell'edilizia delle scuole. E' quanto emerge dai racconti di alcuni protagonisti della vicenda, tra i quali l'imprenditore Marco Volpi, dalle cui dichiarazioni, dopo l'arresto nel settembre 2015, e' venuto l'impulso per le nuove indagini che hanno portato oggi all'arresto di 2 dirigenti e un funzionario di Palazzo Marino. Nell'ambito del bando di gara 'Interventi per l'ottenimento del certificato di idoneita' statica presso gli edifici scolastici cittadini', l'imprenditore Luigi Volpi, titolare della societa' 'Professione Edilizia srl', racconta di avere portato "3mila euro in contanti" nel suo ufficio ad Armando Lotumolo, funzionario del 'Settore scuola' e 'responsabile unico" di quel procedimento. "Entrai nell'ufficio di Lotumolo e lo trovai alla scrivania con il mio bel pacchetto del Sal (Stato avanzamento lavori, ndr) li' davanti e mi disse: "Volpi, qui c'e' il Sal, lei sa cosa deve fare, no?...sono venuto giu' dalle nuvole e gli ho detto 'lo so perche' me lo sta dicendo adesso, cioe' non e' una cosa usuale, guardi ho capito, pero' mi faccia la cortesia, se no mi mette veramente in difficolta', me lo mandi avanti e mi dia il tempo di orgamizzarmi".

A quel punto, prosegue Volpi, "io mi sono messo a ragionare, ho preparato 3mila euro, ho detto 'oh, se gli vanno bene, se no mi dira' qualcosa". L'imprenditore racconta di averli portati all'"Ingegnere" nel suo ufficio "in contanti e in una busta" e che quello non fu l'unico pagamento dato "personalmente a Lotumolo. In un'altra occasione, ci incontrammo nel corridoio e lui mi fece la battuta 'Volpi, ho il suo Sal sulla scrivania' e io capii". Anche in quella circostanza avrebbe sborsato 3mila euro.

Nell'ordinanza di custodia cautelare, il gip di Milano Alfonsa Maria Ferraro definisce "importanti le competenze connesse ai nuovi incarichi" a cui il Comune di Milano ha destinato Armando Lotumulo e Stanislao Innocenti, i due dirigenti arrestati oggi nell'ambito dell'inchiesta su appalti nel settore dell'edilizia che sarebbero stati pilotati in cambio di mazzette. Nel settembre 2015, con la notizia degli arresti nella prima tranche dell'inchiesta era emerso che i due erano indagati per corruzione e il Comune decise di spostarli ad altre mansioni. Scrive il gip che, "come si rileva dai documenti presenti sul portale del Comune di Milano", Lotumulo è stato collocato "all'interno della Direzione Centrale Mobilità, Trasporti, Ambiente ed Energia" e, tra le altre cose, si occupa della gestione dei "piani relativi alla mobilità, alla viabilità, alla sosta, ai trasporti e al traffico". Innocenti invece è stato piazzato alla "Direzione Centrale Sviluppo del Territorio - Sportello Unico per l' Edilizia" nelle cui competenze rientrano anche i procedimenti di condono e quelli assoggettati ad autorizzazione paesaggistica".

Nel chiedere la misura cautelare poi accolta dal gip, il pm Luca Poniz aveva evidenziato il pericolo di "reiterazione di reati della stessa specie" dal momento che i due "continuano a ricoprire ruoli di vertice all'interno dell'amministrazione comunale in settori pertinenti ai lavori pubblici e lo stesso gip, che ha accolto la richiesta, aveva parlato di "sfera di potere molto ampia e solida sia per i ruoli apicali che per la stratificazione nel tempo del loro potere".

"Se e' uno che viene li' e mi conta i peli del c..., non c'e' un c.... da fare ... ci fa morire". Con queste parole il funzionario del Comune di Milano, Massimiliano Ascione, arrestato nell'ambito dell'indagine su presunti appalti truccati, si riferiva alla "figura del collaudatore dei lavori" di un appalto, che gli appariva "essere molto preciso nei controlli". E' uno dei passaggi piu' significativi della registrazione effettuata tramite iPhone dall'imprenditore Marco Volpi, arrestato un anno e mezzo fa e dalle cui dichiarazioni sono poi scaturiti gli sviluppi dell'inchiesta culminati nei nuovi arresti. Volpi, accusato di avere versato una mazzetta da 100 mila euro per l'appalto sulla "idoneita' statica" delle scuole, mentre pranzava in un ristorante milanese con Ascione, il 26 novembre del 2014, ha registrato il colloquio poi trascritto dagli investigatori. Il funzionario comunale, riporta il gip, aveva fatto presente a Volpi che "il direttore operativo dell'appalto, ossia Tessarin Valentina del Comune di Milano, avrebbe sottolineato delle incongruita' nelle spese contabilizzate" e gli diceva che occorreva "prestare maggiore attenzione nella contabilita' dell'appalto anche alla luce della figura del collaudatore dei lavori".

Tags:
corruzione al comune di milanotre arresti per tangenti

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.