A- A+
Milano
Delpini insiste: "Milano città dell'accoglienza dei migranti e della pace"
Monsignor Mario Delpini, Arcivescovo di Milano

MIGRANTI, DELPINI: MILANO CITTÀ DELLA PACE, SA ACCOGLIERE E INTEGRARE

"Milano, città della pace, città dove si pratica e si cerca di praticare quello che Papa Francesco raccomanda per creare condizioni di pace per i migranti e i rifugiati che cercano pace: accogliere, proteggere, promuovere, integrare". Così l'arcivescovo Mario Delpini in un passaggio dell'omelia di benedizione alla città, durante la messa celebrata in Duomo, a cui hanno partecipato anche i rappresentanti delle diverse confessioni che aderiscono al Consiglio delle Chiese cristiane di Milano. Delpini, in un altro passaggio, ha parlato di Milanoanche come di "terra dove le diverse confessioni cristiane e le diverse professioni religiose convivono in pace, dove i fedeli delle diverse Chiese amano cercare ciò che unisce e non ciò che divide, dove sono uniti per contrastare l'indifferenza e il fanatismo" e ha inoltre sottolineato che Milano è una "città generosa, resa viva da un numero impressionante di opere di bene, di disponibilità al servizio, di professionisti che non si risparmiano, di volontari che si radunano da ogni dove per servire alle mense, per curare, per assistere, per incoraggiare". "Sii benedetta, Milano, per questo cuore in mano, perché il bisogno degli altri non ti mette paura, non ti mette di mal umore, ma ti convince a rimboccarti le maniche, anche dopo una giornata di lavoro per fare ancora qualche cosa, per dare ancora una mano", ha detto. 

 Nell'omelia di benedizione alla città, Delpini ha parlato di Milano anche come di "città dell'incontro, città attraente per le genti che vengono a visitarti, che vengono a lavorare, che vengono da ogni parte del mondo". "Sii benedetta - ha detto - perché nelle tue piazze, nelle tue chiese, nelle tue scuole, nelle tue strade la gente, le genti si incontrano, si rispettano, si interrogano pensose e coraggiose su come praticare l'arte del buon vicinato". In un altro passaggio ha inoltre parlato di "città complicata, città nervosa, città tentata da molte seduzioni e molte inerzia". "Il Signore faccia splendere per te il suo volto e ti faccia grazia - ha affermato - che l'anno nuovo apra vie di semplicità e di serenità, che si possano sciogliere i nodi in cui rischiamo di restare aggrovigliati e procedere liberi e lieti verso il futuro che vogliamo costruire". Tra gli altri aspetti richiamati dall'arcivescovo, la finanza, la moda e l'informazione, settori in cui Milano sfida "i grandi colossi del mondo con l'intraprendenza e con la creatività". "Sii benedetta -ha detto Delpini nell'omelia - perché respingi la tentazione dell'idolatria del denaro, del successo, di un racconto manipolato della realtà, per inventare un modo di usare il denaro, di fare affari, di vendere e di comprare, di comunicare che non apra la porta agli squali, ma che edifica una convivenza sana, un benessere condiviso. Il Signore ti conceda pace, la pace di chi è fiero della sua libertà e della sua originalità e non vuole perdersi nell'anonimato degli adoratori del vitello d'oro". Un passaggio è stato inoltre dedicato alla ricerca e alla scienza con l'arcivescovo che ha definito Milano"città colta e saggia, città della scienza e della ricerca, città dai pensieri audaci".

Tags:
milanodelpini

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.