Dussmann: 675 mense, no a prodotti ottenuti maltrattando gli animali
Il gruppo Dussmann dice basta alle uova di galline recluse in gabbia per le 675 mense tra scuole e ospedali che serve quotidianamente
IMPRESE-LAVORO.COM - Capriate San Gervasio (Bergamo) – A scuola, in mensa ma rispettando gli animali. Per esempio basta con le uova di galline recluse in gabbia. Questo l’obiettivo del gruppo Dussmann Service Srl che considera il benessere animale parte integrante dei principi di responsabilità sociale. L’obiettivo è intraprendere un percorso che, nel lungo periodo, possa portare l’azienda ad acquistare dai propri fornitori prodotti che, nelle diverse filiere e in tutte le fasi di produzione, rispettino le pratiche responsabili per il benessere degli animali e, dove possibile, si spingano oltre gli standard previsti dalla legge.
Dussmann ha deciso di sviluppare obiettivi specifici per le diverse filiere, iniziando da quella delle uova. Ogni anno l’azienda acquista dai propri fornitori 1.600.000 uova e 107.847 kg di prodotti derivati. Bene dal 1 marzo 2017, il 100% delle uova proviene da allevamenti di galline ovaiole non allevate in gabbia (a terra, all’aperto e biologico). Infatti il confinamento in gabbia delle galline viene considerato una pratica negativa per il benessere degli animali. Dussmann si è posta l’obiettivo di incrementare gradualmente la percentuale di uova provenienti da allevamenti non in gabbia, fino a raggiungere l’obiettivo finale di eliminazione totale dell’approvvigionamento di uova da animali tenuti in gabbia. L’azienda, infine, si impegna a rendere noti i progressi nell’implementazione di questa politica di benessere animale. Dussmann serve i pasti in tutta Italia, arrivando nel 2016 a quota 29 milioni, distribuiti in 675 mense tra scuole ed ospedali.