Merito della famiglia Caprotti se il supermercato è arrivato in Italia. Correva il 1957: il primo punto vendita della prima catena di supermercati fu aperto in una ex officina di viale Regina Giovanna a Milano.
L'insegna costituita dalla scritta "Supermaket", disegnata da Max Huber, era caratterizzata da una S con la parte superiore molto allungata. Fu in seguito a una campagna pubblicitaria dallo slogan «Esse lunga, prezzi corti» che la società prese il nome di Esselunga.
Oggi, 16 gennaio 2007, il primo supermercato d’Italia chiude i battenti, proprio nel cinquantesimo anniversario di nascita. Esselunga ha venduto infatti il punto vendita al Gruppo Billa, abbreviazione di "Billiger Laden" (negozio a buon mercato), che ha appena acquistato Standa e Penny Market e che installerà nello spazio un nuovo supermercato.
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Mi avvicino a un dipendente Esselunga, voglio sapere come hanno reagito i dipendenti alla notizia della chiusura. “Bene, non c’è alcuna tensione. Esselunga è talmente diffusa sul territorio che ci trasferiranno in altri punti vendita. Ci sono buone probabilità che ci avvicineranno alla zona di residenza, oltretutto”, risponde.
E i clienti, invece, come hanno preso la notizia della chiusura del supermercato?
Con rammarico, per di più. “E’ stato il primo supermercato ad aprire in città. Io venivo apposta qui alla fine degli anni ’50 pur vivendo in piazza Repubblica”, afferma un’anziana signora incorniciata da un cappello di pelliccia. “Mi mancherà”.
Ma c’è anche chi afferma contento che “Finalmente il supermercato verrà gestito da un’altra insegna. Esselunga per le mie possibilità economiche è troppo cara”.
Nicole Cavazzuti