Milano
Elezioni Europee, le mosse di Majorino: preferenza multipla e sfida Salvini
L'assessore milanese del Pd Pierfrancesco Majorino, candidato alle Europee nel Nord-Ovest, preoccupato da possibili errori sulla scheda
Elezioni europee: Majorino sfida Salvini... e la preferenza multipla
Finalmente sono arrivate le affissioni a ravvivare una campagna elettorale ancora un po' moscia, con le dovute eccezioni.
Una di queste è senza dubbio
Prima con Pisapia e oggi con Sala, Majorino è chiaramente l'espressione di quel “modello-Milano” che il PD vorrebbe esportare in Europa, nonché uno dei primi sostenitori dell'ascesa di Zingaretti alla segreteria nazionale.
Non è casuale che proprio i manifesti di Majorino e Salvini siano tra quelli più presenti, anche a causa del ritardo degli altri candidati. Persino il fatto che alcuni dei suoi vengano strappati (dagli avversari) è un segnale positivo, tant'è che lo stesso assessore lo ha evidenziato su Facebook, spiegando che se non sarà questo a fermarlo.
E se il Ministro degli Interni è per evidenti motivi uno dei politici più noti d'Europa, nel suo piccolo (ma neanche tanto) Majorino sta emergendo come personaggio televisivo di grande abilità comunicativa. Ieri sera a “Otto e Mezzo” ne ha dato ulteriore prova, dopo aver ottimamente figurato in tutte le altre occasioni precedenti, da Mediaset alla Rai, passando per le locali. Un momento di eccezionale popolarità, consolidato anche consumandosi le suole con capillari incontri in tutto il collegio.
Intorno alla sua figura (e ovviamente a quella del capolista Giuliano Pisapia) si sta catalizzando un consenso che va oltre il PD, testimoniato da una serie di appelli a sostegno della coppia che in queste ore stanno circolando in ambienti decisamente variegati: dalle forze politiche a sinistra ai Dem, fino al mondo della cooperazione sociale, dalle forze antifasciste, fino alle associazioni per i diritti civili che sono per loro natura vicine alle battaglie portate avanti da “Majo”, in tempi non sospetti.
Ma... c'è un “ma”.
Pur confortato da questi riscontri più che positivi, Majorino è preoccupato da un avversario nascosto, ma subdolo: la preferenza multipla. Gli inviti a votare per lui e Pisapia stanno omettendo il riferimento, necessario, alla preferenza femminile.
Ricordiamo la regola: alle Europee si possono esprimere fino a tre preferenze, ma non dello stesso sesso, pena l'annullamento della seconda e della terza preferenza.
Ovviamente, quindi, chi voterà Majorino e Pisapia dovrà scegliere “anche” una donna della lista PD-Siamo Europei, pena l'annullamento della seconda preferenza. Una banalità? Mica tanto, considerando il fatto che per andare in Europa bisogna prendere voti anche da chi non è abituato a masticare politica 24 ore su 24 e che non è informatissimo sulle regole in vigore.
Preoccupazione legittima, come testimonia il febbrile lavoro in corso presso lo staff dell'ideatore di “People”, la marcia a favore dei diritti che lo scorso 2 marzo ha già collocato Majorino come anti-Salvini. Un compito impegnativo, che richiede la massima attenzione anche ai minimi particolari. E questo non è certamente “minimo”.