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Milano
Fabrizio Corona resta libero. Respinta la richiesta di carcere
Fabrizio Corona

Corona: resta libero, respinta richiesta carcere 

Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha respinto la richiesta della Procura Generale di Milano di far tornare Fabrizio Corona in carcere. E' stato quindi confermato all'ex 're dei paparazzi' l'affidamento in prova terapeutico.

Sono tutte positive le relazioni relativamente al percorso che Fabrizio Corona sta facendo fuori dal carcere nella comunita' dove e' affidato in prova a scopo terapeutico. Cosi' scrivono i giudici Giovanna Di Rosa e Simone Luerti nella loro relazione di una trentina di pagine, respingendo quindi le richieste fatte dalla rappresentante della Procura Generale, Nunzia Gatto, nell'udienza del 26 novembre scorso, quando per oltre 4 ore davanti ai giudici della Sorveglianza aveva spiegato le evidenti violazioni del regime che il fotografo dei vip perpetrava. Nel suo lungo e articolato intervento Gatto aveva portato documenti e video che dimostrerebbero la sistematica violazione delle regole imposte dal Tribunale della Sorveglianza; e aveva mostrato ai giudici, tra le altre, anche le immagini della lite al 'Grande Fratello Vip' tra Corona e Ilary Blasi e quelle relative agli insulti dell'ex 're dei paparazzi' all'indirizzo del sostituto pg Maria Pia Gualtieri ("Non capisce niente") fuori dall'aula del processo d'appello (poi si era scusato e il magistrato ha ritenuto di non querelarlo per diffamazione). Per il magistrato, non poteva rientrare nel concetto di 'attivita' lavorativa' la "partecipazione rissosa" alle trasmissioni televisive. L'affidamento in prova dunque continuera' con delle prescrizioni precise: non dovra' mai rientrare piu' tardi delle 23.30 a casa e dovra' presentarsi ai controlli medici e ai colloqui con gli psicologi.

La decisione di confermare l'affidamento terapeutico a Fabrizio Corona e' stata presa "senza ricorrere a scivolosi e impropri criteri estetici, morali, o peggio moralistici" nei confronti del controverso personaggio. Lo precisano nella loro relazione i giudici del Tribunale di Sorveglianza di Milano che hanno deciso di confermare il provvedimento concesso a Corona nel febbraio scorso per dargli la possibilita' di seguire a disintossicarsi dalla dipendenza da cocaina. Non bisogna, secondo le toghe "contrabbandare per affermazione della legalita' la reazione istintiva che l'immagine dell'affidato puo' provocare in alcuni". Corona inoltre - si legge nel provvedimento - "si sta impegnando gradualmente nella selezione della qualita' e della professionalita' della propria attivita'", ovvero, da un lato "la promozione di un marchio industriale collegato alla sua immagine e dall'altro le partecipazioni televisive e dei contratti testate giornalistiche e format lontani dagli stereotipi" a cui il personaggio ha abituato.

Corona, archiviazione per l'inchiesta bresciana per oltraggio a magistrato

Un'indagine per oltraggio a danno di un magistrato si aggiunge alla vicenda processuale di Fabrizio Corona, sebbene nel caso specifico l'accusa sia finita archiviata. Lo si evince dall'ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Milano che ha confermato l'affidamento terapeutico per il fotografo dei vip per metterlo in condizione di disintossicarsi dalla sua dipendenza da cocaina. Stando all'atto, Corona e' finito sotto indagine da parte della procura di Brescia per aver insultato con la frase "non ha capito un c..." il sostituto procuratore generale di Milano, che il 5 giugno scorso aveva chiesto la sua condanna nel processo d'appello sui soldi nascosti nel controsoffitto. L'inchiesta bresciana pero' si e' conclusa con una richiesta di archiviazione poi accolta dal gip il 30 settembre scorso. Il fascicolo e' stato archiviato perche' Corona pronuncio' quell'insulto fuori dall'aula, quando l'udienza ormai era conclusa, e dunque "non al cospetto del magistrato". Per il gip di Brescia, che ha disposto l'archiviazione dell'indagine, il re dei paparazzi potrebbe semmai essere accusato di diffamazione a mezzo stampa. Ma siccome il reato non e' procedibile se non per querela della parte offesa, l'eventualita' non si realizza, visto che il magistrato interessato non ha mai sporto denuncia

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