Milano

La proposta: "A Milano stanze del buco per iniettarsi l'eroina"

Il Consiglio comunale di Milano dibatterà sulla mozione per l'istituzione di "stanze salvavita da iniezione, per un servizio di riduzione dei danni sanitari e sociali legati al consumo di stupefacenti". L'aula di Palazzo Marino affronterà la mozione per l'istituzione di locali sotto controllo dove potersi iniettare eroina.firmata da Marco Cappato (Radicali) e sottoscritta anche da Luca Gibillini e Mirko Mazzali (SEL) oltreché da Rosaria Iardino (Pd).

"La Mozione - spiega Cappato - parte dalla considerazione che in altri Paesi europei sono state create delle “sale da iniezione”, cioè dei luoghi protetti e igienicamente garantiti, per l’assunzione di sostanze psicoattive, che il cittadino consumatore si procura all’esterno e che assume all’interno della struttura con l’assistenza di personale professionale, formato allo scopo; le “sale da iniezione” hanno consentito ai consumatori più problematici di entrare in contatto con i servizi per le tossicodipendenze, finendo col migliorare sensibilmente la qualità della vita sia dei consumatori sia degli abitanti nei quartieri più colpiti da consumo di sostanze illegali; la mozione tra l'altro "impegna la Giunta all’istituzione del pubblico servizio di “assistenza all’assunzione di sostanze stupefacenti attraverso la predisposizione di apposite sale”, la cui responsabilità è affidata al Servizio dipendenze del Comune di Milano che potrà gestirle con l’ausilio di Associazioni di volontariato od Organizzazioni non lucrative di utilità sociale operanti sul territorio". Cappato prosegue: "Milano deve guardare alle migliori esperienze europee che hanno rimosso i pregiudizi ideologici alla riduzione dei danni sanitari del consumo di droghe. Proprio per evitare che il voto di domani sia ostaggio dell'ideologia, ho inviato ai Consiglieri comunali e all'assessore Majorino uno studio del giovane ricercatore Dario Belmonte, che documenta gli ottimi risultati di analoghe esperienze internazionali.







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